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Livio Minelli, un campione molto apprezzato all'esterodi Primiano Michele Schiavone Dopo una lunga trasferta spagnola il bergamasco Livio Minelli, insieme al fratello Aldo, navigò verso il nord America, dove gli italiani trovavano ingaggi ben remunerati. Il 9 giugno 1947 il lombardo si ritrovò sul ring di Long Island City, New York, per disputare il suo quinto match in tre mesi di permanenza negli Stati Uniti, il primo sulla distanza delle 10 riprese nel nuovo continente. Minelli affrontò il più esperto Norman Rubio, statunitense di Albany, New York e vinse anche quel confronto ai punti. Dopo altri tre successi debuttò a Filadelfia dove sottomise in 10 tempi anche il locale Bob Montgomery, ex campione mondiale Nysac dei pesi leggeri. Nel gennaio dell’anno seguente superò pure Johnny Bratton, futuro titolare mondiale Nba dei pesi welter. La prima sconfitta americana arrivò il mese dopo ad opera di Ike Williams, campione mondiale dei pesi leggeri in carica. Sconfitto da Bobby Lee, l’italiano ottenne altre due affermazioni prima di fare ritorno in patria. Dopo il pari del gennaio 1949 con il portoghese Rafael da Silva arrivò la chance per il vacante campionato europeo dei pesi welter: nel marzo di quell’anno a L’Aja, in Olanda, Minelli piegò in 11 riprese il pugile locale Giel de Roode e conquistò la corona continentale. Ritornato in America con il fratello Aldo, vinse tre confronti ma conobbe due sconfitte con Bert Linam e Beau Jack, già campione iridato Nysac dei pesi leggeri. Chiamato in Europa per difendere la cintura del vecchio continente, nel dicembre 1949 s’impose a Omar Kouidri sul ring ostile di Algeri. Sette mesi dopo lasciò il primato europeo al campione italiano Michele Palermo. Nel 1951, tra le tante vittorie conobbe la prima sconfitta anzitempo contro il medio francese Gaston Chambraud (superato nella rivincita) e riportò il pari con i più pesanti Tiberio Mitri e Giovanni Manca. Alla fine di quell’anno riprese il mare per gli Stati Uniti, dove rimase a vivere per sempre. Continuò a combattere fino a giugno 1955, affrontando i migliori statunitensi con grande lealtà, soprattutto con la dignità del combattente di razza. Professionista dal dicembre 1943 il suo record conta 87 confronti: 58-21-8. Primiano Michele Schiavone |
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