La Boxe al Cinema: il ventesimo film pure nel 1962
di Primiano Michele Schiavone Il tema del pugilato ha destato sempre grande fascino nel mondo della celluloide. Fin dai primordi, quando veniva definito muto, i cineasti hanno aperto gli studi alle storie intrecciate attorno alla noble art, una delle discipline sportive più amate al mondo, in ogni epoca. L’elencazione è tanto lunga quanto coinvolgente. L’irresistibile smania di raccogliere la lista, più o meno completa, di tutte le produzioni aventi la stessa materia ci ha guidato nella difficile ricerca. Siamo in grado, dunque, di presentare una collana inedita che raccoglie un nutrito numero di pellicole. Abbiamo catalogato oltre 50 film, con la non celata speranza di aver compreso tutti, senza esclusione alcuna. Sono rimasti fuori film memorabili come "Fronte del porto", per fare un esempio, nel quale si parla indirettamente di pugilato, come professione del passato di Terry Malloy, interpretato da Marlon Brando. Non sono parte della raccolta anche i film girati per la televisione. Ve li presentiamo seguendo l’ordine della loro realizzazione, dal primo all’ultimo, in successione di uscita nelle sale cinematografiche.
Requiem for a Heavyweight (1962 film)
Requiem for a Heavyweight era una sceneggiatura scritta da Rod Serling e prodotta per il programma televisivo in diretta Playhouse 90 alla fine del 1956. Sei anni dopo, fu adattata come un lungometraggio del 1962 con Anthony Quinn, Jackie Gleason, Mickey Rooney e Julie Harris. La sceneggiatura ha vinto un Peabody Award, il primo assegnato a una sceneggiatura individuale in televisione, e ha contribuito a stabilire la reputazione di Serling. La trasmissione è stata diretta da Ralph Nelson ed è generalmente considerata uno dei migliori esempi di dramma televisivo dal vivo negli Stati Uniti, oltre ad essere il preferito di Serling tra i suoi lavori. Nelson e Serling hanno vinto gli Emmy Awards per il loro lavoro.
Versione cinematografica Ralph Nelson ha anche diretto una versione cinematografica nel 1962 con Anthony Quinn nel ruolo originato da Jack Palance, Jackie Gleason e Mickey Rooney nelle parti interpretate in televisione da Keenan Wynn e suo padre Ed Wynn, mentre l'assistente sociale Grace Miller è stata interpretata da Julie Harris .
Cassius Clay, in seguito noto come Muhammad Ali, appare come l'avversario di Luis "Mountain" Rivera, interpretato da Quinn in un incontro di boxe all'inizio del film. Una sequenza memorabile girata con la telecamera che fornisce il punto di vista di Quinn mentre l'inarrestabile Clay colpisce rapidamente rivolto verso il pubblico del film. Si vede poi Maish Rennick, manager del pugile Rivera, alle prese con suoi problemi derivanti da debiti di scommesse contratte con il potente allibratore Ma Greeny, con il quale aveva scommesso sulla sconfitta del suo pugile al quarto round mentre la conclusione del match era arrivata al settimo. Oltre a Rennick anche altri allibratori minacciano la sua vita se non riuscirà a ripagarli per le loro perdite sulla base della scommessa sicura. Nel suo ultimo combattimento il pugile Rivera aveva mostrato tutti i suoi limiti prima di cedere all’avversario per fuori combattimento. Il medico sportivo coglie l’occasione per consigliargli di abbandonare la boxe in quanto le sue condizioni fisiche mostrano tutti i segni di una lunga carriera. Il suo manager, invece, gli lascia intendere che è ancora in grado di combattere e cerca di convincerlo a proseguire l’attività agonistica. In questo modo Rennick potrebbe sdebitarsi con i suoi allibratori che lo assillano e sottrarsi agli effetti delle loro minacce. Army, il suo uomo d'angolo, sembra essere l'unico a comprendere che Rivera non può reggere più un'attività sportiva, cercando di convincerlo a trovare un nuovo lavoro. L'impatto con il nuovo mondo è tuttavia devastante: la sua parlata "strascicata", la sua vista annebbiata, la sua andatura goffa e le numerose cicatrici sul volto, unite ad una mancata istruzione, lo rendono inadatto alla maggior parte dei lavori richiesti. Rivera sembra trovare comprensione solo in Grace Miller, un'assistente sociale che ha preso a cuore il suo caso. Mentre il manager Rennick, in continua ricerca dei soldi da restituire agli allibratori, tenta di convincerlo ad entrare nel circuito del wrestling, cosa che egli rifiuta, tentando di conservare almeno la sua dignità di sportivo. Gli sforzi dell’assistente sociale Miller si concretizzano con la possibilità di fare un colloquio per una posizione di consigliere in un campo per bambini. Rennick lo viene a sapere e cerca di distogliere Rivera da quell’appuntamento: sperando che il suo pugile dimentichi il colloquio di lavoro, lo porta in un bar, dove entrambi si ubriacano. L’uomo d’angolo Army arriva al bar per ricordare a Mountain l'appuntamento, ma Rivera si mette in imbarazzo all'hotel dove si svolgerà l'intervista, comportandosi da ubriaco sotto gli occhi dei proprietari del campo. Dopo questo episodio, Grace affronta Rennick in lacrime, condannandolo per il controllo di Mountain ed il fatto che gli rovina la possibilità di rifarsi una vita. Rennick risponde con forza ed eloquenza all'accusa di Grace Miller di avere un controllo eccessivo su Rivera, di non preoccuparsi di lui, dei suoi migliori interessi o del suo futuro. Dice a Grace che deve smetterla di sognare ad occhi aperti e riconoscere che la sua concezione idealizzata di Louis Rivera è falsa e dannosa per Rivera quanto la presunta gestione mediocre di Maish della carriera di pugile professionista di Rivera, e che la sua cosiddetta "visione" per il post-boxe di Rivera il futuro come consulente in un campo estivo per bambini è tanto ingenuo e patetico quanto improbabile. Poco prima di salire sul ring per il suo primo incontro, una rovinosa ondata di umiliazione travolge Mountain, facendogli cambiare idea. Rennick sbotta che ha scommesso contro Mountain nel confronto con Clay, e, mentre Rivera tenta di lasciare lo spogliatoio, Ma Greeny e i suoi fiancheggiatori entrano, minacciando Rennick. A quel punti Rivera cambia idea e accetta di esibirsi. In questo modo permette all’allibratore di essere pagato e salva la vita di Rennick.
Interpreti e personaggi
Anthony Quinn: Luis 'Mountain' Rivera Jackie Gleason: Maish Rennick Mickey Rooney: Army Julie Harris: Grace Miller Stanley Adams: Perelli Madame Spivy: Ma Greeny Muhammad Ali: se stesso Jack Dempsey: se stesso William Calhoun: se stesso
Primiano Michele Schiavone |