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Si è spento ieri dopo una breve malattiaSe ne è andato in silenzio, come era vissuto negli ultimi anni, lontano dai riflettori del ring e dall’odore acre della resina in polvere, ai suoi tempi chiamata comunemente pece, che impregnava le scarpette dei pugilatori. Giancarlo Garbelli è morto ieri nella sua casa di Lurago d'Erba, in provincia di Como, all’età di 81 anni, stroncato da una male inesorabile al fegato che lo ha consumato in poco tempo. Garbelli, nato a Milano il 4 ottobre del 1931, è stato un notissimo pugile degli anni ’50. Combattente di razza svolse una intensa attività professionistica dal 1952 al 1963. Fece poi un esagerato quanto inutile ritorno tra le corde nel 1972, sfidando a Madrid lo spagnolo Jose Manuel Duran, per scrivere l’inutile insuccesso numero 14 a fronte di 72 trionfi (27 prima del limite), 11 verdetti di parità ed 1 no-contest. La sua carriera professionistica si cementò nel Teatro Principe di Milano. Il suo palmares è ricco di nomi eccellenti della boxe di quegli anni. Ricordiamo l’ex campione italiano dei piuma Ernesto Formenti, che gli diede il primo dispiacere a torso nudo. Bruno Visintin, con il quale riportò una vittoria nel 1955 ed una sconfitta nel 1958 che gli costò la cintura nazionale dei welter. Duilio Loi, al quale contese le corone d’Italia e d’Europa dei pesi leggeri nel Vigorelli di Milano. Il sudafricano Benny Nieuwenhuizen, con il quale pareggiò in Inghilterra. La sua boxe era così spettacolare che attirò le attenzioni degli americani. Nel ’56 disputò ben quattro confronti nell’area californiana. Lì perse contro Charley Tombstone Smith, sconfitto a Milano l’anno seguente, ed Earl Dennis, mentre superò Dave Johnson e pareggiò con Lou Gage. Tornato in Italia ebbe la prima chance per il campionato italiano dei welter contro l’allora titolare Umberto Vernaglione. Venne squalificato nel quinto round ma si rifece nella seconda sfida con il tarantino al quale toccò la stessa sorte nella sesta ripresa. Dopo le vittoriose difese della cintura tricolore contro Luigi Malè e Stefano Bellotti dovette cedere il primato nazionale allo spezzino Bruno Visintin, che aveva fortificato le sue qualità nelle aspre battaglie australiane e che in seguito diventerà campione europeo dei pesi medi jr. In seguito il mancino milanese si misurò con i migliori pesi medi in circolazione nella penisola. Affrontò due volte l’americano Ted Wright, riportando una vittoria ed un pareggio. Sfidò il campione italiano Italo Scortichini combattendo fino al no-contest del nono tempo. Cedette allo scozzese John McCormack, ex titolare Britannico e futuro campione d’Europa delle 160 libbre. Pareggiò con Laszlo Papp, imbattuto ungherese che vantava tre medaglie olimpiche. Il magiaro diventò poi campione d’Europa sostenendo sei vittoriose difese. Dopo quest’ultimo memorabile confronto iniziò la fase calante della sua brillante carriera. Pur cedendo nel risultato finale con i nuovi astri degli anni ’60, Garbelli dimostrò la sue innate qualità che contribuirono a rendere grande la sua fama di strenuo combattente. Si parlò a lungo dei combattimenti ingaggiati da Garbelli anche successivamente, con Carlo Duran quando era ancora argentino con il nome di Juan Carlos Duran, Giampaolo Melis, l’ex mondiale Don Jordan, Tommaso Truppi e Bruno Santini. L’ultima battaglia prima del ripensamento con l’iberico Duran la condusse a Parigi contro Yoland Leveque, futuro campione nazionale ed europeo dei superwelter. Garbelli perse solo due volte anzitempo. La prima sconfitta fu causata da una ferita riportata contro Charley Tombstone Smith. La seconda, l’unica vera sconfitta prima del limite, arrivò all’età di 41 anni e dopo 8 stagioni di inattività. Alla fine del 2008 i risultati sportivi conseguiti da Garbelli nel corso della carriera agonistica gli valsero il riconoscimento del vitalizio "Giulio Onesti". Il WBC lo ha ricordato poche settimane fa con una bellissima recensione, scritta in lingua inglese e spagnola, citandolo come una leggenda del pugilato italiano. Non abbiamo perso l’occasione per proporlo sul nostro sito con questo link: www.sportenote.com/news.asp Primiano Michele Schiavone |
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