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Insieme ai dilettanti della Salus et Virtus piacentinadi Luigi Carini Piacenza, 26.12.2013 – È stato un Santo Stefano degno della tradizione quello proposto dalla gloriosa Salus et Virtus. Due incontri di professionisti con i due beniamini locali (Lazzari e Sabau) protagonisti, un avvincente confronto tra i ragazzi della società organizzatrice ed una rappresentativa croata proveniente in prevalenza da Pola ed un match d’apertura tra youth. Questo il succoso cartellone che il numeroso pubblico ha dimostrato di gradire anche se la qualità non eccelsa degli ospiti professionisti non ha alzato in modo esagerato la colonnina dell’entusiasmo. Di questi tempi di vacche magre queste riunioni sono indubbiamente un successo. Consensi unanimi, quindi, per i maestri Alberti e Mosconi a cui vanno i meriti organizzativi. Buono anche il livello tecnico complessivo: ogni match ha vissuto i suoi motivi d’interesse e le emozioni non sono mancate. Il welter Paolo Lazzari (15+2n) concedeva la rivincita all’ungherese Zoltan Horvath, attempato collaudatore che ha il pregio di finire sempre (tranne una volta) in piedi i suoi incontri. L’aveva già battuto 3 mesi prima senza strafare accontentandosi di una vittoria in scioltezza. In questa occasione il 30enne beniamino del pubblico piacentino è andato alla ricerca del colpo duro e, possibilmente, risolutore. Spesso riusciva nell’intento specie col destro in gancio o col montante sinistro, ma gli effetti ottenuti non erano quelli sperati perché l’ungherese incassava senza batter ciglio ed al piacentino, non in condizioni fisiche perfette, mancava di quella continuità e del ritmo necessario per non concedere tregua al suo avversario. Così entrambi raggiungevano i loro obiettivi dopo sei riprese nel complesso gradevoli: Lazzari vinceva nettamente ed Horvath poteva raccogliere gli applausi del pubblico per la sua generosità. Jon Jon Gheorghe Sabau (un superwelter naturale che combatte da medio) battendo prima del limite Laszlo Szekeres non ha aggiunto gran che al suo palmares arrivato a 10 vittorie di cui 7 prima del limite. Questo giovanissimo romeno (21anni), in attesa della cittadinanza italiana, è in possesso di mezzi fisici e tecnici debordanti. Finora ha spianato ogni ostacolo con relativa facilità. Szekeres inizialmente sembrava voler rendere dura la vita al romeno piacentino o, almeno, arrivare al termine. Ben presto, però, ha dovuto assaggiare la potenza di un Sabau che, non dando mai un bersaglio fisso, fa continui spostamenti sulle gambe manovrando il lungo destro che, con grande scelta di tempo, doppia con un sinistro pesante, molto pesante. L’ungherese, allora, cercava di chiudersi a riccio, ma era tutto inutile, già al termine dl 1° round il suo viso era già gravemente segnato. La resa, dopo tre atterramenti ed un disperato tentativo di capovolgere l’esito dell’incontro, si aveva a 10” dal termine del 2°round. Nel contorno dilettantistico la Salus prevaleva sulla Boksacki di Pola di misura ed anche grazie alla generosità di qualche verdetto. E’ positivo il fatto che la squadra ospite era composta da buoni pugili, non eccezionali, ma tutti in grado di opporre buona tecnica e buona preparazione. Il match più avvincente e di maggior livello tecnico è stato indubbiamente quello tra Marco Battaglia e Amar Obic. Il salussino, reduce dagli assoluti dove è stato battuto nei “quarti” da un verdetto piuttosto discutibile, si è rivelato in gran forma ed ha piegato l’ostico, duro e mestierante avversario che le ha provate davvero tutte per opporsi allo scatenato piacentino, chiaro e netto vincitore. Altra bella e netta vittoria quella ottenuta dallo junior Massimiliano Brega sempre ben in linea e preciso e potente nei colpi diritti che minavano la resistenza del croato peraltro contato nel 2° round e che aveva l’unico merito di riuscire a finire in piedi. L’altra vittoria l’otteneva Mohamed Teffahi che riusciva a raddrizzare un match che inizialmente aveva visto Herlijevic prevalere e brillare per aggressività. Nel finale, però, il pupillo di Alberti aveva una bella reazione e si aggiudicava il verdetto di strettissima misura. L’atteso youth Haidane non andava oltre il pari cadendo nella trappola ostruzionistica di un Ahmeti a cui l’arbitro ha concesso ogni genere di scorrettezze e di furbizia. Peccato perché il croato sa fare anche del buon pugilato. L’altro match nullo lo guadagnava il giovanissimo scoolboy Keltjon Hoti che dopo un buon inizio cedeva la conduzione dell’incontro ad un ottimo Ambrozic. Aldo Giomo affrontava forse il più dotato degli ospiti, quel Mateo Komadina che iniziava alla grande con un bel pugilato. Giomo era bravo a non lasciarsi impressionare ed era capace anche di buone reazioni, non sufficienti, tuttavia, ad evitargli la sconfitta. Nel prologo buon match tra gli youth Zinchenko (Salus) e Migliorini (Lodi). Vincevo il primo con merito ma il lombardo non demeritava. Sotto la guida dell’ottimo e gentile c.r. sig. Baroni, hanno arbitrato Sauro Bertaccini gli incontri professionistici e Giampiero Beccalori quelli dilettantistici. Bene il primo, così il secondo. Come sempre molto signorile e professionale lo speaker Mimmo Zambara. Per fortuna poco impegnato il medico dr. Iancu. Questi i risultati: Scoolboy, pesi gallo:Hoty (Salus) e Ambrozic (Croazia) pari Junior, pesi mosca: Brega (Salus) b. Malnar (Croazia) ai p. Youth, pesi superwelter: Zinchenko (Salus) b. Migliorini (Grignani Lodi) ai p. Youth, pesi leggeri: Haidane (Salus) e Ahmeti (Croazia) pari Elite 3^s.: Teffahi (Salus) b. Herljevic (Croazia) ai p. Elite 2^s.: Komadina (Croazia) b. Giomo (Salus) ai p. Elite 1^s.: Battaglia /Salus) b. Obic (Croazia) ai p. PROFESSIONISTI: Per Medi; Gheorghe Sabau (Romania – kg.73,800) b. Laszlo Szekeres (Ungheria – kg. 75) k.o.t.2°r. Pesi superwelters: Paolo Lazzari (Piacenza – kg. 68,200) b. Zoltan Horvath (Ungheria – kg. 68) ai p. in 6r. Fonte: Alfredo Bruno |
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