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La sfida domani all'Alcatraz di Milano. Ospiti favoriti. Nei Thunder debuttano Boufrakech e Di Rocco, confermati Bidhuri, Manfredonia e Vianello.di Giuliano Orlando Venerdì 6 marzo 2015 – Milano torna ad ospitare la manifestazione dell’AIBA, dopo un’assenza di oltre due stagioni. L’ultimo appuntamento delle WSB nella metropoli lombarda, data al 23 febbraio 2013, vittoria rotonda (4-1) contro il Kazakistan al Palaforum di Assago, con l’unica sconfitta subita da Clemente Russo di fronte al romeno Nistor, che interrompeva una striscia positiva di ben 17 successi. Il poker vincente spettava a Picardi, Stankovic, Tavares e Benchabla. Dopo quell’impresa, la compagine italiana non è più approdata all’ombra del Duomo. Ci torna nel primo turno della manifestazione, giunta alla quinta edizione, in una sede inedita e imprevista fino a poco tempo addietro. Parliamo dell’Alcatraz, locale storico della musica di tendenza, in attività dal 1998, sito nella parte Nord-Ovest di Milano, dove si sono esibiti tutti i big del settore Bob Dylan a Fogarty, da Vasco Rossi a Ligabue, oltre alle voci femminili più in voga degli ultimi dieci anni. Nel 2005, Roberto Citterio il titolare storico, passa la mano al figlio Lorenzo, che all’avvocatura preferisce una professione decisamente più vivace e sonora. Fino a questo appuntamento l’Alcatraz, aveva aperto le porte oltre che alla musica a convegni, feste di Natale e presentazioni di nuovi brand. Il pugilato è il primo sport ad entrare in quella imponente struttura, capace di circa 3000 persone, dove i Tir hanno accesso nello scaricare il materiale per le varie band che offrono musica a tutto volume. “L’idea è nata da una chiacchierata con Guia Peres, un’amica di lunga data, operativa nel team dei Thunder Italia nel ruolo di pubbliche relazioni e press. La proposta mi è subito piaciuta, perché metteva assieme due grandi amori dei giovani: musica e sport, nel segno dell’aggregazione”. Se l’idea è bellissima e ci auguriamo abbia anche continuità, la sfida con l’Azerbajan fa tremare i polsi all’Italia. Inutile nasconderlo, il quintetto azero che si presenta del primo turno di ritorno delle World Series in sede di pronostico ci sovrasta. Di poco nei 52, 81 e forse +91, nelle altre due (60 e 69) piuttosto nettamente. Il problema è quello del ricambio, indispensabile per un rinnovamento che non poteva essere procrastinato. Diversamente il futuro anche in chiave olimpica sarebbe stato davvero grigio. Per questo il responsabile della franchigia oltre che dell’attività azzurra, Raffaele Bergamasco, ha dovuto fare una scelta che sicuramente costa in termini di risultati. Usciti Russo e Valentino, passato pro Parrinello, in fase inattiva Picardi, Cammarelle orientato su altre traiettorie, non riconfermati gli stranieri migliori, oltre a qualche scelta non fortunata, come il welter Evans, argento a Londra, irriconoscibile nelle sue apparizioni con in Thunder, un paio di confitte immeritate, rispecchiano la situazione attuale, che ha pure lati positivi, come la maturazione di Manfredonia (81) e Vianello (+91), il buon debutto di Cosenza (60) come di Cavallaro (75) anche se poco fortunato e il recupero di Mangiacapre. Ci sono anche gli aspetti negativi, come la sconfitta pesante per Turchi (91) e la prova negativa di Morello (69), i limiti più caratteriali di Endri Spahiu. L’attuale edizione della WSB, deve essere interpretata come interlocutoria per l’Italia. Il fatto è che il pubblico degli appassionati spera sempre che l’Italia vinca, per spirito di Patria. Non sempre sogni e realtà coincidono. Il confronto di sabato sera all’Alcatraz contro il quintetto azero, sulla carta è quasi proibitivo. Gli ospiti si presentano decisi ad assicurarsi il successo mirando al secondo scalino in classifica. Si combatte nei 52, 60, 69, 81 e +91. Bergamasco, privo di Evans (69) sembra per problemi di famiglia, si affida al debuttante Alfonso Di Russo, 24 anni, campione italiano in carica, tecnicamente bravo, non potente ma rapido e preciso. L’avversario è Parviz Baghirov (2+), che a 18 anni nel 2012, vinse il torneo Great Silk Way a Baku, nei 64 kg. prendendosi il lusso di battere il russo Solyanikov e il connazionale Hajialiyev. La differenza è che l’azero a 21 anni ha il triplo di esperienza a confronto di Di Russo. Quest’anno ha superato il polacco Perczynski e il portoricano Niclaus Flaz. Nei 52 kg. torna l’indiano Guarav Bidhuri che ha bene impressionato a Porto Torres di fronte al venezuelano Pino. Compito più arduo contro il quasi trentenne Murad Rabadanov, prima presenza nel 2015. In attesa che le ferite di Introvaia e Cosenza (60) si rimarginino, tocca all’italo-algerino Sedik Boufrakech, residente nel savonese, un esordio al brivido. Affronta il russo Selimov, campione del mondo 2007, battendo un certo Lomachenko in finale, europeo nel 2005 e 2010, mancino difficilissimo da contrastare, nell’aprile 2014, sul ring di Campione d’Italia trovò un Valentino in grande spolvero, per cui dovette accettare una delle poche sconfitte in carriera. Per Sedik, auspicabile una prova onorevole. Un altro russo, nazionalizzato da quattro anni, negli 81 kg., si tratta di Soltan Migitinov, salito dai medi ai mediomassimi, con un bilancio stagionale di 2 vittorie e una sconfitta in Venezuela contro Ramirez in gennaio. Contro di lui ci vuole il miglior Manfredonia, campano del Brasile, con un bel tris di vittorie, ma per il poker serve una prova ben superiore di quella offerta a metà febbraio contro il portoricano Espana. Il terzo russo è Arslanbek (+91), il gigante che un anno addietro a Campione d’Italia, salvò l’onore dell’Azerbajan, battendo il romeno Nistor, per ko al quinto round, dopo essere stato dominato nei precedenti quattro. Il nostro Russo lo aveva battuto a Mosca nel 2013. In questa edizione ha raccolto successi contro il lituano Valavicius, il brasilero Nascimento e il venezuelano Munoz, spedito ko al quinto. Tecnicamente Vianello è migliore, ma non ha la resistenza del russo, che subisce colpi senza dare il minimo segno di debolezza. Avanza con le lunghe braccia che seguono linee esterne, cercando di fiaccare l’avversario. Entrambi sfiorano i 2 metri, ma esprimono tattiche diverse. Per il romano il problema è mantenere fiato e buone gambe fino al termine. Diversamente sarebbero dolori. Il pronostico è per gli ospiti, la speranza è di essere smentito. Gli incontri odierni: Girone A.:Marocco-Cuba; Cina-G.B.; Girone B: Usa-Argentina; Polonia-Portorico. Domani: Girone A: Algeria-Russia; Messico-Ucraina; Girone B: Venezuela-Kazakistan. Sabato Italia 1 trasmette dalle 23,45 in differita la serata. Giuliano Orlando |
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