Lo scorso 8 giugno è venuto a mancare Frank Cappuccino, una delle maggiori figure del mondo arbitrale degli anni ’80 e ’90. Nato a Filadelfia il 7 febbraio 1929 con il nome di Frank Capcino, crebbe nel quartiere di Kensington insieme al fratello maggiore Vic (deceduto il 13 maggio di quest’anno), con il quale ha diviso la passione per la boxe. Frank abbandonò il dilettantismo nel 1949 dopo aver combattuto  oltre 130 sfide con la canottiera: partecipò ai campionati dello Stato di Penssylvania ed arrivò a disputare le finali dei tornei denominati Diamond Belt e Golden Glove. Dopo pochi confronti come professionista, tutti vinti, decise di abbandonare la carriera di pugile e continuare a rimanere nell’ambiente in qualità di arbitro e giudice. Ottenne la prima licenza come ufficiale di gara nel 1958; con l’aumentare della popolarità cambiò il suo nome da Capcino al più colorito Cappuccino. Il suo primo incontro professionistico lo diresse il 16 ottobre 1958; l’ultimo porta la data dell’1 marzo 2008 quando aveva 79 anni compiuti. In 50 anni di attività aveva preso parte a migliaia di combattimenti, aveva diretto 94 campionati mondiali e giudicato 11 sfide iridate.

La lunga e leggendaria carriera lo portò ad essere incluso nella New Jersey Boxing Hall of Fame e nella Pennsylvania Boxing Hall of Fame. Viveva a Yardley, Pennsylvania.