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BLANDAMURA DEVE ARRENDERSI AL FRANCESE SORO

21/06/2015 - 11:52:23

 

 

La porta d'Europa si chiude all'ottavo round

di Alfredo Bruno

Milano, 20 giugno 2015 - Indubbiamente per i nostri atleti non è un periodo d’oro. Ieri notte al Principe Emanuele Blandamura si era “avventurato” alla conquista di un titolo prestigioso, come può essere quello europeo dei medi, lasciato vacante dall’inglese Billy Joe Saunders, che tra l’altro aveva battuto il nostro “Sioux” per ko all’ottava ripresa, dopo che “Lele” lo aveva tenuto in scacco per 7 rounds. In pratica contro Michel Soro nella riunione organizzata dalla PBE è avvenuta la stessa cosa con la conclusione sempre all’8° round, coincidenze e fatalità.
 
Michel Soro ostenta la cintura EBU  /  Foto di Marco Chiesa
 
Una cosa è certa: Blandamura ha perso con due campioni. Saunders nel frattempo è diventato campione del mondo e Soro ha tutte le carte in regola per diventarlo in tempi brevi. Blandamura fino al momento della conclusione non aveva sfigurato. Attento e prudente utilizzava la sua maggiore velocità con colpi di disturbo che tenevano l’ivoriano a distanza. Dal 5° round Soro dava l’impressione di dare maggiore consistenza ai suoi colpi, purtroppo era una realtà che si manifestava all’8° round quando con incredibile velocità un sinistro apriva la guardia dell’italiano per piazzare un micidiale destro che scuoteva Blandamura, che prima di cadere riceveva un altro sinistro. Posizione al tappeto inequivocabile del ko, ha provato ad alzarsi l’allievo di Massai, ma era troppo tardi e non era in condizioni di continuare.

Per Scarpa apparizione flash

Terminava alla prima ripresa per ko la sfida per il titolo italiano dei superleggeri: Emanuele De Prophetis, colpito a freddo, non recuperava e per Andrea Scarpa, che confermava la sua potenza, una difesa flash.
 
Andrea Scarpa esulta dopo l'annientamento dell'avversario  /  Foto di Marco Chiesa
 
Prima sconfitta invece per il promettente Matteo Rondena, non apparso al meglio. Il croato Martinjak otteneva il verdetto per kot alla quarta per una ferita del milanese. Un incidente di percorso, che serve come esperienza.