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DI SILVIO vs ACATULLO PER IL TITOLO ITALIANO

03/07/2015 - 11:45:21

 

 

In palio la vacante cintura dei pesi leggeri

Di Silvio all’ottava sfida tricolore; Acatullo al secondo appuntamento, il primo tra i leggeri

di Alfredo Bruno

Venerdì 3 giugno 2015 – Stasera al PalaOltrepo di Voghera Loreni manda in onda un’interessante riunione con un titolo italiano in palio. Nei leggeri il titolo vacante, il precedente campione era Ballisai, diventa una questione da risolvere tra Pasquale Di Silvio e Francesco Acatullo. Per il primo si tratta dell’ottavo match valevole per il titolo (senza considerare quello ad interim vinto con Fiorletta). Gli esperti sono concordi nel definire “Il puma” come uno dei migliori tecnici che calcano i nostri ring. Una boxe piacevole, scattante, fatta di schivate e rientri, e non per niente Di Silvio è stato l’avversario più impegnativo per Emiliano Marsili, anche lui tecnico sopraffino ma con maggiore potenza. Per una boxe come la sua i 35 anni cominciano ad avere un significato, oltretutto dovrà dimostrare di avere assimilato bene il tipo di allenamento imposto da Massai alla sua “corte”. Il match disputato contro Marongiu ha convinto solo a metà, buone le prime tre riprese, un po’ in affanno le altre tre. Di Silvio sul ring di Voghera vorrà fugare ogni dubbio in un match che per certi versi diventa da ultima spiaggia per le sue ambizioni. Sul suo cammino troverà Francesco Acatullo che ha un vantaggio di non poco conto a combattere in casa. Ma non è il solo vantaggio, perché il pugile di origini campane ha, oltre alla giovane età, grinta e fiato per imporre il suo ritmo aggressivo. Nell’ ultimo match ha provato una sortita nella categoria superiore, ma è stato sconfitto da Andrea Scarpa dimostrandosi per quell’occasione uno scomodo avversario. Battere un pugile di fama come Di Silvio per il “vogherese” sarebbe il definitivo trampolino di lancio. Formulare un pronostico su questo match non è impresa facile. Da una parte c’è l’esperienza e la tecnica dall’altra c’è la gioventù e il ritmo.
Il contorno ha tutte le prerogative per soddisfare i palati più esigenti. Nei mosca Mohammed Obbadi, 21 anni, grande protagonista da dilettante negli ultimi Assoluti affronta per la categoria dei mosca l’ungherese Richard Voros, pugile votato alla sconfitta ma con vasta esperienza nonostante i suoi 25 anni. Il pugile toscano ha su di se lo sguardo degli esperti, la sua boxe spumeggiante crea proseliti e non è escluso, vista la penuria esistente nella sua categoria, che lo rivedremo presto battersi per un titolo. Nei massimi c’è l’esordio di Eugenio Indaco, pupillo del maestro Munno. Il pugile di Aversa da dilettante ultimamente trovava la strada sbarrata dalle nuove leve e questo lo ha fatto decidere per il passaggio tra i pro. Indaco conosce la boxe come pochi, il suo problema consiste nel togliersi qualche chilo, per garantirsi il fiato necessario per ora sulle 6 riprese. Affronta lo sloveno David Vyletel, che recentemente ha dato un dispiacere al debuttante Cristian Solito. Negli altri match due sfide tra neo-pro: il leggero Alessandro Buratto affronta Matteo Mammuccari; mentre il welter Roman Padyk fa il suo debutto contro Marco Papsidero.
 
Alfredo Bruno