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RUSSO ALL'EXPO DI MILANO SI GIOCA RIO 2016

10/07/2015 - 15:38:23

 

 

Deve battere Pinchuk per conquistare la quarta presenza olimpica

Sarebbe il primo italiano a cogliere il primato

di Giuliano Orlando

Milano, 10 luglio 2015 – Ci sono candeline e candeline. Quelle che Clemente Russo accenderà il 27 luglio (33 anni) spera che abbiano un colore speciale e come le bolle di sapone che librano in aria, rechino i riflessi dei cinque cerchi. Il verdetto lo conoscerà già domani sera, sedici giorni prima del compleanno, nella struttura allestita all’Expo. Nell’occasione saprà se potrà festeggiarlo con un primato al quale tiene moltissimo, oppure dovrà rinfoderare il sogno.
 
Clemente Russo con l’assessore allo Sport milanese Chiara Bisconti / Foto: comune.milano.it
 
L’esame da superare si chiama Anton Pinchuk, kazako, 27 anni il 21 luglio, campione nazionale 2012-2013, vincitore della Coppa President, campione d’Asia 2013-2014, titolare ai mondiali di Almaty per la seconda volta avversario dell’italiano. La prima volta lo scorso dicembre a Caserta, venne sconfitto dopo un match molto equilibrato. Si trattava della semifinale, stavolta la posta in palio è ben più importante: chi vince stacca il pass per Rio 2016. Impresa per nulla facile e scontata, che il nostro campione deve compiere assolutamente. I motivi sono noti e lo stesso Russo li ricorda bene: “Nella storia della boxe italiana nessun pugile ha disputato quattro olimpiadi. A tre c’è arrivato l’amico Cammarelle, ma io voglio fare di più, centrare il poker e poi cercare con tutte le mie forze di tramutare i due argenti già conquistati, in oro. Missione impossibile? Sono abituato a smentire i pronostici, e non è vietato che questo avvenga in Brasile. Pinchuk lo conosco bene e l’ho osservato anche nel match disputato contro l’algerino Bouloudinats, ricavando l’idea di un pugile difficile da colpire, capace di replicare con colpi lunghi e precisi. Non bello stilisticamente, ma molto resistente e furbo. Sa bloccarti a corta distanza e ripartire appena scatta il break. Mi conforta la consapevolezza di avere una condizione migliore del primo incontro. Non che questo sia la certezza di vincere, semmai la fiducia di poter dare il meglio”. Prosegue il cammino di questo campione casertano, che da quasi vent’anni respira l’aria della palestra di pugilato. Inizialmente a Marcianise, provincia di Caserta, nella gloriosa Excelsior di Brillantino, il maestro che ha sfornato un vero esercito di campioni e ancora oggi è tra i club più prolifici d’Italia. Poi il passaggio alle Fiamme Gialle e quindi alla Fiamme Azzurre. In alternativa alla boxe ha preso parte a programmi televisivi, girando anche filmati. Campione italiano Primi Pugni, bronzo europeo Cadetti non ancora quindicenne, da allora deve ancora decidere quando appenderà i guantoni al classico chiodo. Lungo una carriera in cui splendono due ori mondiali, due argenti olimpici, tornei internazionali e otto titoli italiani. Titolare nella franchigia italiana alle World Series, dove ha vinto sia il torneo individuale che quello a squadre, ha firmato con l’APB il passaggio al professionismo. In precedenza era stato contattato da Don King, ma la trattativa non ha avuto esito positivo. Nel primo torneo ABP (2014), aveva sfiorato l’impresa, nettamente superato in finale da Egorov, il possente russo che gli aveva sbarrato la strada verso il pass olimpico. Smaltita la delusione, con umiltà e ritrovate motivazioni, si è messo nella mani di Francesco Damiani per smentire i pessimisti. Non deve essere stato facile, ritrovare la voglia come fosse un ragazzino. In questo Cycle 1, l’altro torneo APB, il primo passo per staccare il biglietto che porta a Rio, l’ha compiuto lo scorso giugno, dominando Golovashchenko, che non è un fenomeno, ma se ti fermi e lui t’inquadra sono dolori. Russo non gli ha mai permesso simile confidenza, vincendo tutte le otto riprese. L’impressione lasciata nella prova all’Alcatraz di Milano, contro l’ucraino è stata sicuramente positiva. Sul ring ha mostrato segnali importanti, mettendo in luce riflessi eccezionali e tenuta atletica. Facendo sperare che il protagonista dei Giochi di Pechino 2008 e Londra 2012, dei mondiali di Chicago 2007 e Almaty 2013, sia ancora sulla breccia per stupire. In cartellone altri tre incontri. Nella parte alta si affrontano l’algerino Bouloudinats e l’ucraino Golovashchenko, i due sconfitti da Pinchuk e Russo. Nella seconda fascia, il tedesco Graf contro il bulgaro Pulev e i fanalini di coda Peralta e Calic, argentino il primo, croato il secondo. Per costoro punti nel ranking, ma il pubblico presente e i telespettatori di Deejey TV (inizio alle 23) sarà tutta per “Tatanka”, l’eterno ragazzo del nostro boxing, alla ricerca del poker a cinque cerchi.
 
Giuliano Orlando