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MARSILI REPRIME DIAZ SULLE 12 RIPRESE
02/08/2015 - 10:49:45
Marsili entra nella storia da campione del mondoOttimo il gradimento televisivodi AlfredoBruno FIUMICINO, 01.08.2015 - Emiliano Marsili da ieri sera siede sul trono mondiale Silver WBC dei leggeri al termine di 12 riprese incandescenti che hanno ampiamente soddisfatto il pubblico presente allo Stadio Cetorelli, ma quello che più conta è l’ottimo gradimento televisivo grazie alla Deejay TV e ad altre emittenti che hanno raggiunto una settantina di nazioni. Un titolo più che meritato, un titolo guadagnato sulle 12 riprese contro un avversario,
il messicano Gamaliel Diaz, che non ha lasciato niente di tralasciato per vincere, dalle testate ai colpi a tempo scaduto, ma anche dotato di discreta potenza. Ma contro il Marsili di eri sera tutto si è infranto come le frecce scagliate contro uno scudo d’acciaio. Incredibile la resistenza, la velocità d’esecuzione, l’intelligenza tattica del pugile civitavecchiese, dimenticandoci i suoi 38 anni. Questo Diaz, El Platano come lo chiamano in Messico, ha spiazzato tutti per il suo aspetto tranquillo, quasi dimesso. Le scommesse davano favorito Marsili, probabilmente perchè Diaz negli ultimi cinque incontri ha incamerato tre sconfitte, un pari e una vittoria. Molti lo davano nella parabola discendente, ma il pugile visto a Fiumicino ha messo in luce tutto il suo valore giocandosi fino in fondo le sue carte e tenendo in apprensione il clan dell’italiano e il pubblico che scaricava ad alta voce la sua tensione. Molto belli i preliminari dopo una serata di “mare calmo” per i match che hanno preceduto l’evento mondiale. L’entrata del messicano con il suo sombrero variopinto è valsa un Oscar per la scenografia e la musica, la presentazione fatta dalla bellissima, e non esageriamo, Claudia Gerini è stata un capolavoro vocale che ha sorpreso tutti; “Molo 4” la nuova canzone di Federico Zampaglione non poteva avere esordio migliore, cantata in diretta dal suo autore, che tra l’altro con la sua agenzia TM era il promotore insieme alla OPI 2000, alla PBE, alla Lega Pro Boxe, all’imprenditore Enrico Tantussi di una serata storica per la boxe italiana. Anche Fiumicino ha fatto la sua parte, il sindaco Montino ci teneva a far sapere che Fiumicino non è solo aeroporto, ma è una città piena di iniziative che vuole uscire da un clichè legato al suo nome. Sono tutte componenti, che incastonate insieme, hanno prodotto “ il match del decennio”. Arbitra l’imponente belga Van de Wiele. Giudici: Allosa, Barrovecchio M. e Perez. Molte le personalità presenti: l’assessore Calicchio, il dottor Antonio Del Greco, ex vicepresidente della FPI e responsabile della sicurezza dell’Aeroporto, Carlo Nori, presidente della Lega Pro Boxe, Enza Jacoponi, segretario EBU e un fitto elenco di nomi. Marsili parte bene, le sue braccia sono stantuffi e Diaz oltre all’abilità mette in luce qualche scorrettezza di troppo. Il match prosegue su questa falsariga, Marsili non dà punti di riferimento e mantiene l’iniziativa, spezzata dalla lunga traiettoria del destro di Diaz, che non desiste dal suo atteggiamento con la testa utilizzata come arma d’offesa. Il messicano comunque, meno rapido, svolge un ottimo lavoro al corpo. Il quarto round appartiene di diritto al tempismo e all’abilità di Marsili. Lo conferma il primo parziale punteggio: 40-36 e 39-37 per Marsili, mentre c’è un 39-38 per Diaz. Nel sesto round il lavoro continuo sembra mettere in affanno il messicano, che però ha il merito di cercare sempre la replica. Che Diaz sia sempre in corsa lo capisci nel settimo round quando Marsili deve incassare un durissimo destro. I due scambiano e una testa di Diaz stavolta trova l’arbitro pronto al richiamo. L’ottavo round inizia tranquillo e Marsili gira al largo e colpisce. L’arbitro non fa più sconti al messicano e gli affibbia il secondo richiamo che lo porta sull’orlo della squalifica. Diaz si scatena, ma trova un Marsili incattivito. Viene letto il punteggio dopo 8 round: non ci sono incertezze, i due richiami pesano e i tre giudici votano tutti a favore dell’italiano: 78-72, 77-74, 78-72. Marsili rischia al termine di uno scambio feroce. Nel decimo round Diaz si gioca il tutto per tutto. Marsili spezza il momento buono di Diaz con un ottimo undicesimo round mentre lo controlla nell’ultimo, anche se il destro telefonato del messicano arriva un paio di volte a segno. Non c’è trepidazione, se non il momento di far festa, per il verdetto: il ringannouncer Valerio Lamanna scandisce 115-111 (Barrovecchio), 116-111 (Allosa), 117-110 (Perez). L’era mondiale di Emiliano Marsili è appena cominciata: la macchina organizzativa si è messa subito in moto.
Prima del match mondiale possiamo definire la serata come un “tranquillo week end”. Mirko Geografo per i neopro regola ai punti il tutt’altro che disprezzabile Crivello. I due giovani mettono in luce un buon pugilato. Geografo ha una boxe piacevole con varietà di colpi, in alcuni frangenti la sua guardia abbassata sembra un peccato di “gioventù”, pronto ad essere corretto dal suo angolo. Carel Sandon se la vede con il giovane serbo Cosovic, che sembra di gomma incassando colpi dalla traiettoria precisa. Il match è a senso unico. Unica pecca per la boxe scintillante di Carel è la mancanza di potenza che permettono di sopravvivere all’avversario, che mette nel suo carniere anche un richiamo subito. Mirko Larghetti nella serata è quello che rischia di più. Martinjak qualche fastidio lo procura anticipandolo in alcune occasioni. Dalla terza ripresa il nostro pugile imprime maggior consistenza nei suoi colpi e Martinjak incassa con fatica. Alla quarta ripresa una testata involontaria del croato rimette tutto in discussione e il sangue fiotta dallo zigomo sinistro. Cosa che fa infuriare il “Toro di Montefeltro” che martella l’avversario. Martinjak non ce la fà più e non si alza dallo sgabbello nel quinto round. Non è fortunato Culum di fronte a un Kolaj deciso a scendere al più presto dal ring. Il serbo prova qualche mossa di judo per frenare l’impeto del suo avversario. Nel secondo round l’intervento dell’arbitro Marzuoli gli serve come pretesto per protestare e farsi squalificare. Il match tra Modugno e Kisicek è ancora più breve, ma l’esecuzione del nostro massimo conclusa con un gancio destro è perfetta. Il ko è inevitabile quasi allo scadere del primpo round.
RISULTATI
Medi neopro: Mirko Geografo b. Ignazio Crivello 4.
Leggeri: Carel Sandon b. Dzemil Cosovic (Serbia) 6.
Massimi leggeri: Mirko Larghetti b. Marko Martinjak (Croazia) abb. 5.
Mediomassimi: Orial Kolaj b. Slobodan Culum squal. 2.
Massimi: Matteo Modugno b. Hrvoje Kisicek (Croazia) ko 2.
Leggeri: Emiliano Marsili b. Gamaliel Diaz (Messico) 12- Titolo Mondiale Silver WBC
Commissario di riunione: Lorenzo Casentini.
Arbitri/Giudici: Francesco Ramacciotti, Roberto Di Mario, Marco Marzuoli.
Medico: Italo Guido Ricagni, Emiliano Bonanni.
Alfredo Bruno
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