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STEVENSON vs KARPENCY, MONDIALE WBC A TORONTO

09/09/2015 - 10:44:29

 

 

Sesta difesa del mondiale mediomassimi

Mercoledì 9 settembre 2015 – Il canadese di origine haitiana Adonis Stevenson, campione mondiale WBC dei pesi mediomassimi, sarà chiamato venerdì prossimo 11 settembre alla sesta conferma della supremazia iridata. Dopo la conquista della cintura ottenuta all’eccezionale tempo di 1:16 dall’avvio del match con l’ottimo guardia destra statunitense Chad Dawson nel giugno 2013, ha infilato cinque difese consecutive contro altrettanti indiscutibili pugili di valore internazionale. In questa circostanza, nel Ricoh Coliseum di Toronto, città metropolitana dell’Ontario, dove si esibirà per la prima volta, la terza lontano dal suo Stato di adozione il Quebec, “Superman” Stevenson si troverà di fronte a Tommy Karpency, statunitense di 29 anni nato e cresciuto nella località mineraria di Adah, costituita come comunità tedesca nella Contea Fayette, parte dello Stato della Pennsylvania.
 
Adonis Stevenson vs Tommy Karpency
 
Stevenson, guardia destra come il suo avversario americano, è più basso di un solo centimetro ma dispone di braccia nettamente più lunghe; vanta un’esperienza ad alti livelli assolutamente maggiore rispetto allo statunitense, anche se la conta dei combattimenti è leggermente a favore dello sfidante: 30 combattimenti per “Kryptonite” Karpency, dal maggio 2006, contro i 27 del campione, dal settembre 2006.
I due pugili hanno intrapreso la carriera nello stesso anno, il 2006: l’americano in maggio, il canadese in settembre; lo sfidante aveva 20 anni compiuti, il campione ne aveva 29 da 8 giorni.
Da allora Karpency ha sostenuto 149 riprese e riportato 25 vittorie (14 prima del limite), 4 sconfitte ed 1 verdetto di parità, con il 47% dei risultati conseguiti con la forza.
Dal debutto Stevenson ha retto 122 riprese (27 in meno al confronto con il suo contendente) e realizzato 26 trionfi (21 per la via rapida), pari al 78% degli effetti della potenza, contro 1 insuccesso.
Stevenson, a 10 giorni dal compiere i 38 anni, sembra trovarsi al top della condizione psico-fisica tenuto conto dei risultati di prim’ordine riportati nelle ultime stagioni. È indiscutibile che l’insidia si annida in ogni confronto, come ha conosciuto a sue spese il canadese nell’aprile 2010 quando è stato raggelato nel secondo round dal mestierante statunitense Darnell Boone, che gli ha interrotto bruscamente la sfilza di 13 successi consecutivi; tre anni dopo, con molta consapevolezza in più, gli ha riservato la stessa sorte nella sesta ripresa.
Karpency ha combattuto per il titolo mondiale WBO dei pesi mediomassimi nel febbraio 2012 ma è stato surclassato sulla distanza delle 12 riprese dal gallese Nathan Cleverly; nel novembre dello stesso anno ha sfidato Andrzej Fonfara, polacco residente a Chicago, Illinois, per la vacante cintura IBO dei pesi mediomassimi ed è rimasto sconfitto nel settimo round. Fonfara, nel maggio 2014 è rimasto sconfitto da Stevenson, con verdetto unanime in 12 riprese, quando ha provato a scalzarlo dal trono WBC.
I due avversari di sabato prossimo oltre a Fonfara hanno avuto un altro avversario in comune, Chad Dawson, sconfitto da entrambi: nella prima ripresa da Stevenson ed ai punti in 10 riprese, con verdetto diviso, da Karpency. Nel primo caso “Bad” Dawson erano ancora il pugile temibile con le credenziali di primo piano nonostante i falliti confronti con Jean Pascal ed Andre Ward, nella seconda circostanza con il valore lievemente intaccato.
Questi due elementi indiretti fanno propendere per una serata che potremmo definire non amletica per il campione Stevenson. Il suo avversario Karpency ha mostrato stamina sufficiente per reggere il confronto con pugili molto più abili e qualificati di lui; nonostante la buona dose di resistenza fisica contro Fonfara ha conosciuto l’unica sconfitta prima del limite.
Venerdì vedremo quanta intensità sapranno portare sul ring i due pugili, per un traguardo che il campione deve ritenere ancor più importante del suo challenger.
 
Nella serata si svolgerà la singolare sfida per il campionato canadese dei pesi massimi tra il detentore Dillon Carman (8-2-0, 7) di 29 anni e lo sfidante Donovan Ruddock (40-5-1, 30), che a dicembre compirà 52 anni. “Razor” Ruddock, professionista dal marzo del 1982, aveva cessato l’attività nel 2001; è tornato a combattere nel marzo quest’anno ed ha riscosso due successi, uno prima del limite conclusosi nel quinto round, l’altro ai punti in 6 riprese. Il ring dirà se “Big Country” Carman farà valere l’età.
 
Nel resto del programma spiccano i nomi di Errol Spence Jr e Chris van Heerden, pesi welter opposti sulla distanza delle 10 riprese. Spence Jr, guardia destra statunitense di 25 anni è imbattuto con 17 vittorie (14 prima del limite); il suo avversario van Heerden (23-1-1, 12) è un sudafricano di 28 anni che da due stagioni vive in California.
 
Saranno presenti, tra gli altri, anche il supergallo canadese Tyson Cave (27-3-0, 10) ed il colombiano Walberto Ramos (23-7-2, 16), opposti sulla distanza delle 10 riprese. Entrambi sono stati sfidanti mondiali: il 33enne guardia destra Cave ha perso la chance interim WBA supergallo  nel dicembre 2014 contro il colombiano Oscar Escandon, mentre il 34enne Ramos è stato sconfitto molto tempo prima, nell’ottobre 2006, dall’argentino Omar Narvaez per la corona WBO dei mosca.
 
Nel pugilato femminile da seguire Sandy Tsagouris (12-2-0, 6) opposta alla 32enne australiana Shannon O'Connell (11-3-0, 6), al limite dei pesi piuma sulla distanza delle 8 riprese. La locale “Lil Tyson”, nata con il nome greco di Kiriakoula Tsagouris 34 anni fa, nel 2010 ha retto 10 riprese all’allora  campionessa WBC-WBFed, la tedesca di origine kazaca Ina Menzer, nel 2011 ha resistito tre riprese alla sudcoreana Hyun-Mi Choi per la cintura WBA piuma.
O'Connell è stata campionessa WBFederation piuma ed IBA supergallo ma ha perduto le sfide  WBA piuma (Hyun-Mi Choi ai punti in 10 riprese nel 2013) e WBC supergallo (Diana Prazak kot-5 nel 2014).
 
Primiano Michele Schiavone