Lincoln, Rhode Island, USA, 18 settembre 2015 – L’imbattuto Angelo Camacho Jr ha debuttato con successo nella categoria dei mediomassimi quando si è imposto a Rich Gingras di Attleboro, Massachusetts, togliendogli la cintura del New England e conquistando il vacante titolo UBF (Universal Boxing Federation). Nel locale Twin River Event Center il 32enne Camacho Jr di Providence, Rhode Island, ha vinto la battaglia con il grintoso 34enne Gringas, imponendo la sua superiorità a 1:57 dell’ottava ripresa. Il confronto è stato avvincente fino al momento dello stop conclusivo decretato dall’arbitro.

 

 

Gingras (15-5-1-1 NC, 9) è tornato a combattere dopo un anno e, visto il rovescio prima del limite accusato contro un avversario non dotato di particolare potenza, ha dimostrato di aver accumulato troppa ruggine per un appuntamento comunque impegnativo; nel corso del match ha dovuto soffrire una profonda ferita sull’occhio sinistro cbhe gli ha limitato la visuale. Queste condizioni sono state propizie a Camacho Jr. 15-0-0 (5) che ha riscosso il più prestigioso successo della sua carriera.

 

L’evento principale della serata è stato sorretto da altri spettacolari confronti.

Al limite dei pesi medi l’invitto Khiary Gray Pitts, 23 anni in novembre, ha faticato pochissimo per sopraffarre Kenton Sippio-Cook, 24enne di Austin, Texas, e catturare la vacante cintura UBF Nordest. Gray Pitts (9-0-0, 6) di Worcester, Massachusetts, ha chiuso il conto a 2:02 del primo round.

Kenton Sippio-Cook (6-3-0, 4), ha riportato la terza sconfitta consecutiva, la prima per fuori combattimento tecnico.

Quest’anno il vincitore ha vinto tutti i suoi confronti entro la prima ripresa. La sua prossima apparizione, sullo stesso scenario, è prevista per il 13 novembre prossimo.

 

Sono serviti pochi secondi in più a Gledwin Ortiz, peso welter di Bronx, New York, per eliminare Nick DeLomba, 25enne di Cranston, Rhode Island. Il longilineo Ortiz (3-0-0, 3), ha sprangato la competizione a 2:43 del round di apertura ed ha dato a DeLomba (8-1-0, 2) il primo dispiacere da professionista. Lo sconfitto non ha smaltito l’effetto di un knockdown; non ha riacquistato la compostezza necessaria per superare la difficile situazione ed è rimasto esposto all’implacabile azione di Ortiz, 26 anni tra due giorni, intento a scaricare raffiche di colpi, fino all’intervento liberatorio dell’arbitro.