BRADLEY CHIUDE CON RIOS AL NONO ROUND
Las Vegas, Nevada, 7 novembre 2015 – Il campione mondiale WBO dei pesi welter Timothy Bradley ha mantenuto la sua cintura dopo nove sostenute riprese combattute con Brandon Rios, ex campione iridato WBA dei pesi leggeri.
“Bam Bam” Rios (33-3-1, 24) ha recuperate troppo peso dal giorno precedente ed ha mostrato questa negligenza durante il confronto con il più agevole avversario. Bradley, infatti, è stato molto veloce negli spostamenti e nelle serie di attacco, per le quali l’accuratezza dei colpi ha segnato decisamente il match. Queste due condizioni hanno pesato molto nel match che si è concluso a 2:49 del nono tempo, quando lo sfidante è caduto due volte ed è stato inesorabilmente fermato dall’arbitro.
“Desert Storm” Bradley (33-1-1, 13), già titolare mondiale WBC e WBO dei pesi superleggeri, dovrà difendere la cintura WBO dei pesi welter entro 90 giorni contro lo sfidante ufficiale Sadam Ali. Se Bradley dovesse decidere di salire nella categoria superiore dei superwelter, secondo le disposizioni dell’ente mondiale con sede in Porto Rico, il titolo diverrà vacante e sarà prontamente nominato un co-sfidante di Ali.
Al termine del match tra Bradley e Rios i due protagonisti hanno rilasciato alcune dichiarazioni.
Il campione ha detto di essersi imposto al momento giusto, dopo aver controllato il match per gran parte del tempo. Seguendo le indicazione del tecnico dall’angolo ha boxato per lungo tempo; ha colpito al tronco ed ha percepito la difficoltà dell’avversario ad assorbirli; il resto è stato un fatto naturale fino all’epilogo.
Lo sfidante ha dichiarato che a questo punto della sua carriera sia giusto appendere i guantoni al chiodo e dedicarsi ad altro. L’analisi del match ha confermato la tattica positiva del suo vincitore, capace di colpirlo duro alla cintura, in una serata nella quale era incapace di sostenere l’efficacia dei colpi. Ha ammesso che non poteva continuare. Ha ricordato di aver svolto una meravigliosa carriera e di aver offerto molti combattimenti di apprezzabile valore. Il momento è opportuno per dire basta e non ripensarci.
LOMACHENKO FA CROLLARE KOASICHA NEL DECIMO
La finissima tecnica del campione mondiale WBO piuma Vasyl Lomachenko ha condotto lo sfidante di turno Romulo Koasicha (25-5-0, 15) a reggere il confronto fino a 2:35 della decima ripresa, quando un impeccabile sinistro al tronco ha posto fine al match.
Il guardia destra ucraino, due volte campione olimpico e mondiale, campione europeo ed indiscusso dominatore tra i dilettanti per lunghi anni, sa combattere come pochi, con un fraseggio pugilistico che frastorna gli avversari fino al collasso nervoso prima che fisico. Con il passare dei minuti le sue combinazioni diventano sempre più accurate e reggere il confronto diventa sempre più difficile.
“Hi-Tech” Lomachenko (5-1-0, 3) non si smentito al cospetto dell’avversario messicano per la terza difesa della sua corona iridata.
Il programma di contorno non è stato avaro di spettacolo
Il peso medio giapponese Ryota Murata (8-0-0, 5), medaglia d’oro alle ultimi olimpiadi, ha sconfitto con decisione unanime il neozelandese Gunnar Jackson (22-7-3, 10), dando prova di maturità sulla distanza delle 10 riprese. Questi i cartellini: 99-91, 98-92 e 97-93.
Nel confronto tra superleggeri statunitensi, Mike Reed (17-0-0, 10) si è imposto a Rondale Hubbert (10-4-1, 6) ad 1:09 del sesto round. Lo sconfitto è caduto su un destro dell’avversario; rimessosi in piedi è rimasto vittima del sinistro che lo ha inchiodato alle corde, incapace di replicare.
Il piuma colombiano Miguel Marriaga (21-1-0, 18) è tornato alla vittoria dopo la sconfitta conosciuta lo scorso giugno contro l’imbattuto giamaicano Nicholas Walters, quando ha superato sulla distanza delle 8 riprese il messicano Guillermo Avila (14-5-0, 11). Il verdetto è stato equanime con tre distinti cartellini: 80-72.
Il lituano Egidijus Kavaliauskas (10-0-0, 9) ha fatto il suo debutto statunitense con una schioppettate quanto breve esibizione contro lo statunitense Jake Giuriceo (17-5-1, 4). Al welter europeo è bastato un diretto destro per abbattere l’avversario e costringere l’arbitro ad intervenire energicamente.
Primiano Michele Schiavone
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