Gigantesco match tra due generazioni
Sabato 28 novembre 2015 – Questa sera a Düsseldorf, in Germania, andrà in scienza una delle sfide mondiali più attese degli ultimi mesi: il confronto tra il pluricampione iridato Wladimir Klitschko e l’imbattuto sfidante Tyson Fury.
In palio ci sono quattro cinture: WBA Super Champion, IBF, WBO ed IBO.
Per questa sfida sono stati venduti 42mila biglietti; altri saranno disponibili alla biglietteria della Espirit Arena.
Gli ingaggi dei due protagonismi sono secretati. I bene informati parlano di 18 milioni di dollari per il campione e di 5 milioni di dollari per lo sfidante. A queste possibili cifre vanno aggiunti i proventi derivanti da PPV e Sky in Gran Bretagna.
L’ucraino Wladimir, 39 anni compiuti, si è fatto conoscere al mondo intero, oltre i confini della cortina di ferro, alle olimpiadi di Atlanta nel 1996 quando conquistò la medaglia d’oro dei pesi supermassimi. Allora il suo nome era noto negli ambienti del vecchio continente, dove aveva ottenuto risultati di prestigio, salendo più volti sui podi dei vari campionati e tornei internazionali con la maglia dell’Unione Sovietica prima e dell'Ucraina dopo.
Passato professionista nel novembre del 1996 – insieme al fratello Vitaly – con l’organizzazione tedesca Universum Boxe Promotion, grande modello promozionale di quegli anni, ed allenato dal trainer teutonico Fritz Sdunek (deceduto nel dicembre 2014 per attacco di cuore) che ha preparato oltre venti campioni mondiali, ha scalato le classifiche internazionali con scelte appropriate di avversari. Il primo scivolone giunse nel dicembre del 1998 contro l’americano Ross Puritty (superato dal fratello Vitaly per ferita alla fine del 2001), dopo 24 successi consecutivi.
Ripresa la via del successo, nel 1999 ottenne la cintura EBU e nel 2000 quella mondiale WBO, ceduta malamente nel 2003 al sudafricano Corrie Sanders (vendicato anche questo dal fratello Vitaly nel 2004) dopo 5 difese vittoriose.
Due facili successi nello stesso anno lo hanno riproposto nel 2004 per il vacante campionato mondiale WBO: altro capitombolo dinanzi allo statunitense Lamon Brewster, sconfitto anzitempo nella rivincita del 2007.
Dall’ottobre di quell’anno ha infilato 21 successi consecutivi, cingendo le 4 cinture che saranno la ricompensa (oltre che monetaria per l’ingaggio) per il vincitore della sfida tedesca.
Non ha mai indossato i colori del WBC perché il fratello Vitaly è stato il dominatore di quella sigla mondiale dopo l’abbandono dell’attività da parte del britannico-canadese Lennox Lewis.
Naufragata la corazzata organizzativa Universum Boxe Promotion, Wladimir e Vitaly, insieme ad altri connazionali hanno fondato la società promotrice ucraina denominata K2, che gestisce altre carriere professionistiche, affidandosi, nel frattempo, alle cure del trainer americano Emanuel Steward (venuto a mancare nell’ottobre 2012 dopo lunga malattia), capace di condurre al campionato del mondo oltre 40 pugili.
Dopo 19 anni di professionismo Wladimir ha accumulato 64 trionfi (53 prima del limite) contro 3 sconfitte.
Il britannico Fury, 27 anni compiuti, non può vantare i trascorsi dilettantistici del pluri-medagliato ucraino, ma si è costruito una solida reputazione nel mondo professionistico, dove si è affacciato nel dicembre del 2008, quando Wladimir era campione iridato con 55 combattimenti alle spalle.
La sua carriera è stata costruita sul suolo britannico con metodo e prudenza, prima di cedere alla sfide con i più blasonati John McDermott e Dereck Chisora. Si è impadronito dei titoli Inglese, Britannico e Commonwealth prima di pensare ad avversari d’oltre oceano.
Appartenente ad una famiglia anglo-irlandese ha fatto sua anche la cintura Irish per poi debuttare a New York e rovinare le aspirazioni di Steve Cunningham, ex campione Ibf delle 200-libbre, proiettato nella massima divisione di peso.
Nella rivincita con Chisora ha messo in bacheca anche la cintura EBU ed ha lanciato la sfida al più prestigioso campionato del mondo.
Il britannico si presenta al suo primo appuntamento iridato come pugile imbattuto con 24 successi (18 ottenuti per la via rapida).
Primiano Michele Schiavone
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