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FURY CHIUDE L'ERA KLITSCHKO

29/11/2015 - 16:45:22

 

 

Il più giovane Fury vince ai punti

Düsseldorf, Germania, 28 novembre 2015 – L’anglo-irlandese Tyson Fury ha mantenuto fede alle dichiarazioni della vigilia ed ha sconfitto l’ucraino Wladimir Klitschko con decisione unanime sulla distanza delle 12 riprese. Due giudici hanno visto per lui un vantaggio di tre punti con 115-112 mentre il terzo ufficiale è andato oltre con un distacco più accentuato di 5 punti con 116-111.
Il cambio della guardia, se così si può dire, è avvenuto dopo 12 noiose riprese prive di qualsiasi significato pugilistico.

I due pugili si sono confrontati sul piano della tensione nervosa, con una tattica simile e contrapposta fondata sui colpi diretti, scagliati da lunga distanza, praticamente inefficaci contro un bersaglio introvabile.
La guerra dei nervi tra i due ha corroso il più logoro dei due pugili, il 39enne Klitschko, svuotandolo round dopo round, fino a portarlo ad atteggiamenti che compiono solo i pugili alle prime esperienze di ring: girarsi su sé stesso e prestare pericolosamente la schiena all’avversario.
Il punteggio sommato per Fury è derivato da un maggior numero di colpi lanciati verso l’ucraino, intento a difendersi ed incapace di realizzare una strategia all’altezza del suo rango. Klitschko, infatti, non ha tentato mai di entrare nella guardia bassa, strafottente, spesso cambiata in posizione mancina, del britannico. Si è esposto, invece, ai rapidi spostamenti in avanti dell’avversario che è arrivato pericolosamente con la testa in avanti invece dei pugni, numerosissime volte.
L’arbitro è intervenuto solo nella penultima ripresa per richiamare le plateali scorrettezze di Fury, evidenziando i colpi fallosi alla nuca.
All’ucraino, sanguinante dal sopracciglio sinistro, è mancata la determinazione per rimanere in vetta, lo stimolo per continuare a predominare, incentivi invece ai quali si è aggrappato il suo vincitore, per dimostrare fino in fondo la fondatezza delle sue aspirazioni.
Il successo di Fury è derivato più dall’indolenza dell’ucraino che dalle sue capacità pugilistiche.

Klitschko (64-4-0, 53), ha ceduto le cinture mondiali WBA super champion, IBF, WBO ed IBO dopo un lungo secondo regno (il primo era durato dal 2000 al 2003 sotto l’egida WBO) iniziato nel giugno del 2006 con i titoli IBF-IBO, proseguito con l’aggiunta WBO nel 2008 e la WBA nel 2011.
Fury, 27 anni compiuti, è rimasto imbattuto con 25 trionfi (18 prima del limite).
Al termine del match Fury – improvvisato cantante per i suoi tifosi – ha parlato di sogno diventato realtà. Ha dichiarato che ha lavoro intensamente per realizzarlo; in sei mesi, ogni giorno ha pensato a questo e, rotto dalla commozione, ha aggiunto che non riescire a credere di averlo ottenuto. Ha spiegato come sia stato costretto a colpire l’avversario sulla nuca: non era sua intenzione ma l’ucraino continuava a voltarsi ed i suoi colpi finivano dietro la testa.
Anche Klitschko ha espresso le sue opinioni. Ha mostrato la sua incredulità, nella consapevolezza che mai e poi mai l’inglese sarebbe riuscito a batterlo. Ha parlato della sua ottima preparazione ed ha sottolineato che il suo avversario è stato molto veloce ed energico. Durante il combattimento aveva percepito la mancanza di velocità e incapacità di trovare la giusta distanza. Ha ammesso di non aver trovato la ricetta giusta per rimontare lo svantaggio; si sentiva fiducioso ma non riusciva a trovare la chiave giusta. Per rincuorarsi ha concluso dicendo che, tuttavia, c’è una rivincita prevista dalle clausole del contratto d’ingaggio.
Suo fratello Vitaly ha attestato la leggera superiorità di Fury. Ha aggiunto che avranno bisogno di analizzare il combattimento e che Wladimir tornerà molto più forte; questa volta ha aspettato troppo a lungo ma dovrà essere più attivo, rischiare di più nella lotta corpo a corpo. Tyson è solo un buon pugile con uno stile poco ortodosso che potrà essere superato.
Sullo stesso piano mondiale dei pesi massimi si trova l’altro campione iridato, l’invitto statunitense Deontay Wilder (35-0-0, 34) che detiene la cintura WBC.
Vedremo cosa riserverà il futuro a questa interessantissima categoria di peso, sul cui orizzonte si affaccia l’imbattuto inglese Anthony Joshua (14-0-0, 14) che il 12 dicembre prossimo si misurerà con il connazionale Dillian Whyte (16-0-0, 13), suo vincitore nel 2009 tra i dilettanti.

Primiano Michele Schiavone