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IL SARDO GODDI RIPORTA NELL'ISOLA LA SUA CINTURA

06/12/2015 - 11:47:40

 

 

Supera Manco per decisione tecnica

Ugento, Lecce, 5 dicembre 2015 – La cintura Wbc International Silver dei pesi medi ha lasciato il Salento, dove è stata porta dal sardo Alessandro Goddi per difenderla contro il locale Andrea Manco, ed ha fatto ritorno nel Nuorese insieme al campione, dopo il risultato di vittoria tecnica decisa nel coro del nono round. Il verdetto è stato determinato da una risoluzione presa a maggioranza dalla terna giudicante: due cartellini a favore del sardo con 86-84 e 85-84 contro 85-85.

La conclusione prematura è derivata da un secondo taglio, sanguinante, sofferto da Manco sul finire dell’ottava frazione sotto l’arcata sopracciliare destra; una prima ferita sanguinolenta, era stata accusata dal pugliese durante la quinta ripresa.
Il confronto è stato vivace fin dai suoi primi secondi, con il campione intento a far valere un pugilato razionale, fondato sui colpi lunghi, appoggiati con velocità, sorretti da un veloce gioco di gambe che lo mettevano al riparo dal fervore combattivo dello sfidante.
Manco, dal canto suo, ha cercato di imporre il suo modo di combattere, affidato allo slancio, all’impeto, per applicare la tattica aggressiva della boxe a corta distanza, fallendo più volte con i colpi troppo larghi e “telefonati”.
Nel frattempo Goddi, accettando gli scambi, ha mostrato il suo bagaglio di esperienza. Dopo quattro riprese le due caratteristiche schermistiche si erano rivelate tutte: Manco proteso in avanti, senza sosta, nella volontà spasmodica di imporre la sua boxe energica, intensa, ma poco efficace sotto il profilo della potenza; Goddi, impegnato ad arginare il tambureggiamento avversario senza risparmiare le sue repliche, pure energiche, vigorose, ma incapaci di far cambiare idea al suo oppositore. Entrambi, comunque, usano pericolosamente la testa nell’avanzare.
Nel quinto tempo poi è accaduto quello che più volte era stato ravvisato dagli stessi pugili, dopo ogni scontro accidentale, con conseguente avvertimento da parte del terzo uomo: Manco è rimasto ferito sotto il sopracciglio sinistro, toccato dalla testa di Goddi, che subisce il richiamo ufficiale dell’arbitro con conseguente perdita di un punto.
Il match è proseguito con gli aspri toni che lo hanno caratterizzato fin dalle prime battute. Il campione è apparso più reattivo nell’ottavo tempo, concluso a fatica dallo sfidante, che è tornato  all’angolo, per il minuto di riposto, con un visto taglio sotto l’arcata sopracciliare destra.
Nella nona ripresa Goddi, avvertito il difficile momento del suo tenace challenger, ha duplicato le sue energie per soverchiarlo una volta per tutte. Manco, con il viso sporco di sangue, ha provato inutilmente a resistergli; ha poggiato un ginocchio sul tappeto per riprendere fiato; dopo il conteggio degli 8 secondi ha provato a rimontare, ma l’arbitro lo ha tolto dalla scena con l’intervento del medico.
La Puglia porta bene a Goddi (23-1-1, 10), dove aveva combattuto con successo una prima volta nel dicembre del 2010, nel suo secondo match a torso nudo.
Manco (12-2-1, 5) ha mostrato il temperamento necessario per farsi spazio nel professionismo, ma deve rivedere la sua impostazione tattica, partendo dall’impiego del jab, inesistente contro il sardo, e dall’eliminazione dei ganci troppo larghi ed alti al cospetto di un pugile brevilineo che tende a rendersi ancora più basso per evitarli.

Il supermedio Andre Di Luisa ha chiuso l’anno con una vittoria: contro l’ungherese Gabor Zsalek ha chiuso il contro nella seconda ripresa, per effetto di un “soporifero” montante destro al volto che ha lasciato il magiaro sulla stuoia per oltre 10 secondi. Di Luisa era reduce dalla sconfitta anzitempo sofferta in Canada lo scorso ferragosto contro Lucian Bute.

Tra i superleggeri, l’ex campione italiano della categoria Samuele Esposito, campano, ha murato le ostilità con l’ungherese Zoltan Horvath nella sesta ed ultima ripresa, imponendosi per knockout tecnico.

Il superwelter siciliano Rodolfo Paternò ha frantumato nella prima ripresa le velleità del locale Antonio Santoro, vincendo per fuori combattimento tecnico.

Il lungo programma ha offerto tre semifinali del campionato nazionale neo pro, conclusesi con verdetti ai punti in 4 riprese.
Al limite dei pesi superpiuma il salentino Giuseppe Carafa ha ottenuto l’accesso superando il piemontese Francesco Grandelli, reduce dal successo sull’altro pugliese Tony Sponziello.
Nei pesi medi il siciliano Antonio Barbagallo ha regolato il pugliese Antonio Jeva, riscattando la sconfitta patita lo scorso ottobre.
Tra i supermedi il campano Luca Esposito, fratello di Samuele, ha fatto suo il match combattuto con il pugliese Francesco Castellano, bissando il risultato dell’ottobre passato.

Primiano Michele Schiavone