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ASSEGNATE LE PRIME CINTURE ITALIANE AI NEO PRO

20/12/2015 - 10:02:23

 

 

Trionfo della scuola laziale con 4 campioni

Gli altri sono arrivati dall’Abruzzo, Campania, Piemonte, Puglia e Toscana.

Brescia, 19 dicembre 2015 – Con le finali del primo campionato riservato ai pugili neo pro si è conclusa la fase sperimentale di questa nuova formula adottata per il pugilato professionistico.
La voce dell’annunciatore Mimmo Zambara ha fatto da cornice alla sfilata dei 18 pugili che si sono avvicendati sul quadrato per l’assegnazione del titolo nelle 9 categorie di peso interessate.
La manifestazione ha avuto inizio nel tardo pomeriggio per soddisfare il lungo programma durato quattro ore.

Le ostilità si sono aperte con il confronto al limite dei pesi piuma, tra Dionisie Tiganas, kg 57.100, il moldavo residente a Ferrara, ed il livornese Jonathan Sannino, kg 57. Dopo 6 riprese la vittoria è andata a Sannino (3-0-1) che ha costretto Tiganas (5-1-0) al doppio conteggio nel quinto round con precise combinazioni al tronco. Il toscano ha saputo esprimere un pugilato lineare che ha primeggiato contro un avversario impegnato a far valere i suoi poderosi colpi.

Il secondo confronto, valevole per la categoria dei pesi superpiuma, è stato vinto da Giuseppe Carafa, kg 58.600, che ha saputo imporre la sua tecnica al battagliero Giuseppe Bucello, kg 58.700, sulla distanza delle 6 riprese. Carafa, (4-0-1) di Ugento, Lecce, ha messo in luce i colpi lineari che hanno confuso il battagliero Bucello (3-3-0, 2) di Avola, Siracusa, improntato alla lotta a viso aperto. Il siciliano ha caricato più volte con la testa bassa di fronte alla boxe di rimessa del pugliese; nel terzo round è stato richiamato ufficialmente dall’arbitro per uso improprio della testa.
I due pugili si erano affrontati una prima volta lo scorso ottobre a Copertino, in provincia di Lecce, e la vittoria aveva arriso al pugliese con verdetto ai punti in 4 riprese.

Due romani si sono affrontati nel terzo match, valido per la divisione dei pesi leggeri, ed il successo è andato a Michael Magnesi, kg 60.700, che si è imposto in soli 52 secondi a Valerio Mazzulla, kg 60.900. Il più basso Magnesi (3-0-0, 2) ha trovato lo spazio per colpire duro il volto dell’avversario, trovatosi inchiodato alle corde, dove ha subito fino all’intervento dell’arbitro. I pugni sofferti da Mazzulla (3-1-0, 1) gli hanno procurato una violenta epistassi.

Ad un altro romano è andata la vittoria nei superleggeri, per il quarto combattimento: Francesco Lomasto, kg 63.700, si è imposto con decisione su Albert Ciprian, kg 63.200, romeno di nascita residente s Siracusa, come aveva fatto lo scorso luglio sul ring di Aprilia, ai punti in 6 riprese.
Lomasto (7-1-0) ha saputo manovrare con colpi lunghi, capaci di frenare l’avanzata di Ciprian (3-2-0, 1), sempre intento a portare colpi pesanti. Il laziale ha adottato efficaci serie al tronco che hanno arricchito il suo repertorio di diretti al volto. Il confronto è stato molto corretto con i due pugili abili anche a corta distanza.


Il quinto confronto ha visto la vittoria di Marco Di Gianberardino (4-2-0) a spese di Adi Catana, kg 66.700, per la categoria dei pesi welter, ottenuta al termine delle 6 riprese. Il longilineo Di Gianberardino, abruzzese di Avezzano, L’Aquila, ha prevalso sul tozzo Catana (3-2-0) di Roma, facendo leva sul suo allungo, Il vincitore ha saputo anticipare l’avversario, sia in fase di attacco che nella tattica di rimessa. Catana si è liberato in diverse occasioni del paradenti fino ad avere il richiamo ufficiale da parte dell’arbitro.

Per la divisione dei pesi superwelter, nel sesto match in programma, Christian Arvelo Segura, kg 69.800, ha avuto il favore della giuria dopo 6 riprese disputate con il romano Mirko Geografo, kg 69.200.

Con questo successo il dominicano residente a Torino ha ribaltato il risultato negativo ottenuto a Roma lo scorso mese al termine di quattro tempi. In questo confronto Arvelo Segura (7-2-0, 3) ha vacillato sul finire del primo round sotto i colpi precisi di Geografo (5-1-0), al quale sono mancate occasioni propizie nel reso della disputa. Il match non è stato spettacolare dal secondo al quinto tempo e si è vivacizzato solo nell’ultima frazione.

Un succcessivo romano ha trionfato nella settima sfida, nella categoria dei pesi medi, con Vincenzo Bevilacqua, kg 72.200, dichiarato vincitore in 6 riprese su Antonio Barbagallo, kg 72.100, siciliano di Mascalucia, Catania. Il confronto è stato molto contenuto: non ci sono stati spunti di vivacità e Bevilacqua (6-0-0) è stato preferito a Barbagallo (2-3-0) per una lieve persistenza nelle azioni combinate.

Nell’ottavo combattimento, al limite dei pesi supermedi, Luca Esposito, kg 76, ha vinto contro Filippo Gallerini, kg 75.500, per knockout tecnico a 2:57 del secondo round. Esposito (3-2-0, 1) ha riscattato la sconfitta ai punti in 4 riprese avuta lo scorso maggio a Rimini, con Gallerini (3-1-0, 1) al debutto.
Esposito, originario di Pagani, Salerno, è il fratello minore del più noto Samuele, ex campione italiano dei pesi superleggeri. Lo sconfitto è di Cattolica, Rimini.


Nel nono ed ultimo appuntamento della lunga riunione, al limite dei mediomassimi, è stato registrato un altro risultato prima del limite ad opera ancora di un laziale, Adriano Sperandio, kg 79.300, che ha fulminato Stefano Failla, kg 79.200, sul finire del quarto round. I due pugili hanno scambiato colpi pesanti al viso dai primi secondi ed hanno continuato ad incrociarsi con colpi larghi e testate pericolose. Failla ha riportato un taglio sulla palpebra dell’occhio destro già nel primo tempo, mentre Sperandio ha sofferto la ferita sopra l’occhio destro nella terza frazione.
Sperandio (3-0-0, 1) di Mentana, Roma, ha chiuso il conto con un corto destro al volto. Failla (2-3-2), siciliano di nascita trapiantato a Fidenza, Parma, è caduto in avanti senza scampo.

Primiano Michele Schiavone