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FACILE DIFESA DI KING KONG ORTIZ

20/12/2015 - 20:30:57

 

 

Chiude la partita con Jennings in 7 riprese

Verona, New York, 19 dicembre 2015 – Il campione mondiale WBA interim dei pesi massimi Luis Ortiz, cubano trapiantato negli States, ha messo in gioco per la prima volta la sua cintura contro l’americano Bryant Jennings e l’ha difesa con relativa facilità.

L’imbattuto “The Real King Kong” Ortiz era reduce dalla facile conquista del titolo mondiale, avvenuta lo scorso ottobre in tre riprese a spese dell’argentino Matias Ariel Vidondo.
Nel primo round il campione ha sballottato l’avversario da un posto all’altro del ring. Lo sfidante si è fatto sotto nella seconda ripresa mettendo tanta efficacia nei sui colpi al punto da impegnare a fondo il cubano.
Il campione ha scosso l’avversario nella terza frazione e, da quel momento, lo ha tenuto sotto controllo fino al knockdown inferto al settimo tempo con una serie di tre precisi montanti al viso. “By-By” Jennings (19-2-0, 10) si è rialzato per opporsi allo strapotere del campione ma non è riuscito nell’intento ed è stato fermato a 2:41 del round.
Nella conferenza stampa tenuta dopo il match, l’imbattuto Ortiz (24-0-0-2 NC, 21) ha detto di ritenere il risultato una grande vittoria, perché ha affrontato un avversario di qualità, che sa combattere e possiede gli “attributi”. Poi ha spiegato le ragioni della tattica cambiata dal terzo round, dopo aver inquadrato la strategia dell’avversario ed il modo di portare i colpi. Ha ricordato quando, da piccolo, ha visto combattere in tv Muhammad Ali, ed ha sognato, da quel momento, di diventare campione dei pesi massimi.
Lo sconfitto Jennings ha parlato della sua prova: che non era la sua notte ed ha dovuto accettare il verdetto nonostante la voglia di combattere. Ha ricordato i consigli del suo angolo, degli errori commessi e di come sia stato scosso nel primo round. Ha concluso affermando la sua inesperienza mostrata contro un pugile più esperto: l’esperienza ha fatto la differenza.

Controverso pari tra Walters e Sosa

L’ex campione mondiale WBA dei pesi piuma Nicholas Walters, jamaicano di Montego Bay, nel confronto con Jason Sosa, portoricano residente a Camden, New Jersey, è stato bloccato dal pari decretato dalla terna giudicante al termine delle 10 riprese combattute al limite dei pesi superpiuma. Questi i cartellini che hanno sancito il pareggio con decisione a maggioranza: due 95-95 e 96-94 a favore di Sosa (18-1-4, 14).

Il confronto è stato farraginoso: alla boxe fumosa di Walters ha risposto il pugilato caotico di Sosa. L’imbattuto Walters (26-0-1, 21), favorito alla vigilia, è rimasto sconcertato per il giudizio finale  offerto dai tre ufficiali di gara. Nella conferenza stampa seguita al match ha detto di aver subìto un vero e proprio shock, aggiungendo che non è stato mai in pericolo, né è stato scosso. Parlando del suo avversario gli ha riconosciuto la qualità del buon pugile, ma ha sottolineato la sua convinzione di aver vinto tutte le riprese. Per questa ragione è rimasto molto sorpreso dal verdetto.
L’opinione espressa da Sosa, contraria a quella del suo avversario, è stata di aver vinto lui il match e di essere deluso per il pareggio. Ha ripetuto la persuasione sulla sua vittoria per aver combattuto duramente.

Le cifre riportate da compubox danno ragione al pugile giamaicano, che ha scagliato meno colpi del suo avversario (622 contro 873), ma ha fatto molto meglio del portoricano nel computo degli altri valori registrati: ha messo a segno 281 pugni contro 168; altri vantaggi sono stati censiti a suo favore come il numero di jabs (56 contro 47) e di colpi potenti andati a bersaglio (225 contro 121).

Il resto del programma

Un altro ex campione del mondo ha fatto ritorno sul ring, il cubano Yuriorkis Gamboa, che ha riportato il successo ai punti in 10 riprese contro Hylon Williams, americano di Houston, Texas, entro il limite dei pesi leggeri.
Il verdetto è stato deciso all’unanimità con due 98-92 ed il contenuto 96-94.
Gamboa (25-1-0, 17) ha iniziato a gran ritmo ed ha continuato a combattere tirando colpi pesanti. Williams (16-2-1, 3) ha tenuto bene ed ha tentato il recupero nelle riprese finali.
Gamboa, residente a Miami in Florida, è stato titolare mondiale WBA e IBF dei pesi piuma, interim WBA nelle categorie dei pesi superpiuma e leggeri.


Al limite dei pesi medi l’americano Gabriel Rosado si è misurato con il ghanese Joshua Clottey sulla distanza delle 10 riprese. “King” Rosado (22-9-0-1 NC, 13) si è imposto con decisione unanime al termine di un confronto molto seguito. Questi i cartellini: due 96-94 ed un più ampio 97-93.
Rosado, dopo due falliti tentativi mondiali con Gennady Golovkin e Peter Quillin, è alla ricerca di una terza chance iridata. Per questa ragione si è affidato al nuovo allenatore Fernando Vargas, ex pugile che conserva le cinture mondiali IBF e WBA dei pesi superwelter guadagnate dal 1998 al 2001.
“Grand Master” Clottey (39-5-0-1 NC, 22), ex campione mondiale IBF di pesi welter, ha perso il primo match dopo 4 successi consecutivi seguiti ai rovesci con Miguel Cotto e Manny Pacquiao, ai punti sulle 12 riprese.


Un altro confronto conclusosi al termine di 10 riprese, per la categoria dei pesi mediomassimi, ha visto impegnati Vyacheslav Shabranskyy, ucraino residente a Los Angeles, California, e Yuniesky Gonzalez, cubano domiciliato a Miami, Florida. I due pugili si sono picchiati in modo feroce per tutta la durata del match: molti gli scambi emozionanti e molti i pugni usati come ordigni. La decisione a maggioranza ha premiato l’imbattuto Shabranskyy (15-0-0, 12) con due cartellini su tre: 98-92 e 97-93 contro 95-95. Lo sconfitto Gonzalez (16-2-0, 12) veniva dall’insuccesso dello scorso luglio con l’ex campione mondiale Jean Pascal.

Il superwelter Steve Martinez (16-2-0, 13) ha conseguito una facile vittoria contro Jorge  Melendez (29-6-1, 27) in un confronto stabilito in 10 riprese. Martinez, newyorkese del Bronx, si è imposto per knockout tecnico a 1:33 della seconda ripresa, dopo aver capitalizzato un consistente vantaggio nel round iniziale. Nel secondo tempo ha buttato a terra l’avversario e, dopo il rituale conteggio, ha costretto l’arbitro ad intervenire definitivamente.

In un confronto sulla distanza delle 6 riprese il supermedio D’Mitrius Ballard di Temple Hills, Maryland, ha condotto la danza contro Fabiano Pena (11-4-1, 8) di Philadelphia, Pennsylvania, fino al riconoscimento equanime dei tre giudici che hanno totalizzato tre distinti 60-54.

Primiano Michele Schiavone