Si riaffaccia l'interesse per il tradizionale appuntamento
Sabato 26 dicembre 2015 – Il Santo Stefano Pugilistico del 2015 si è presentato più ricco di appuntamenti rispetto alle precedenti stagioni, passando da una sola manifestazione del 2014 a sei di quest’anno.
Siamo ben lungi dalle cifre degli anni d’oro della boxe italiana, quando il numero delle riunioni e dei combattimenti inseriti in ciascuna manifestazione erano di gran lunga superiori e quelle registrate nel 2015. Se si considerano poi i nomi dei partecipanti, la distanza diventa ancor più marcata.
Comunque, l’importante è aver riscoperto il legame con le vecchie consuetudini che, ai giorni nostri, ci vengono tramandate come leggende.
A Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, il superpiuma di valore internazionale Devis Boschiero è tornato alla vittoria contro l’ungherese Ignac Kassi. L’italiano, reduce dalla disastrosa trasferta dello scorso settembre a Liverpool – dove ha retto 6 riprese all’inglese Stephen Smith – si è imposto al guardia destra magiaro per fuori combattimento a 1:30 del sesto ed ultimo round.
Al limite dei pesi superleggeri Davide Festosi è rimasto imbattuto quando ha chiuso la partita con l’ungherese Miklos Szilagyi a 2:01 del primo tempo.
A Piacenza, il locale superwelter Xhuljo Vrenozi, giunto dall’Albania, ha riassaporato il gusto del successo contro il grintoso Mohamed Khalladi, tunisino di stanza a Genova, giunto al termine delle 4 riprese, previste per i pugili neo pro.
Il giovane Vrenozi veniva dall’inaspettato stop impostogli nel terzo round a Torino dal piemontese di origine dominicana Christian Arvelo Segura.
A Reggio Emilia il nuovo amore della tifoseria pugilistica reggiana Erik Bondavalli ha speso meno di una ripresa per imporsi al pugliese Antonio Jeva. La marcia da imbattuto di “Dyamite Kid” Bondavalli è continuata grazie al suo gancio destro che ha imposto un conteggio in piedi a Jeva, condizionandone il prosieguo del match.
Il superwelter livornese Lenny Bottai, co-sfidante per il vacante titolo nazionale, ha scaldato i ferri sulla distanza delle 6 riprese con l’ungherese Norbert Szekeres, in attesa della sfida tricolore con Francesco Di Fiore – contro il quale ha perduto ai punti con decisione a maggioranza nel luglio del 2010. Il combattivo toscano ha riportato il secondo successo dell’anno, con verdetto ampio, dando prova della buona condizione raggiunta in vista del prossimo campionato italiano, il terzo della sua carriera professionistica.
A Bologna il superleggero Alex D’Amato, giunto a Rimini dalla Puglia, si è imposto ai punti in 4 riprese al pavese Davide Calì, dopo un piacevole confronto combattuto a corta distanza, nel quale ha prevalso la tattica battagliera del vincitore.
A Misano Adriatico, in provincia di Rimini, il superwelter riminese Alessandro Angelini ha messo un altro tassello favorevole nel record immacolato dopo 6 riprese combattute con il campano Giuseppe Rauseo, pugile mai domo che non si risparmia, sempre alla ricerca del colpo da mettere a segno sull’avversario.
A Firenze l’andatura cadenzata dei due giovani alfieri locali è continuata senza affanni, per chiudere l’anno del debutto con il record immacolato.
Il massimo-leggero Fabio Turchi, un poco appesantito dal giorno del debutto a torno nudo, ha piegato nel secondo round il croato Marko Martinjak – alla settima trasferta italiana – con il suo notevole montante al tronco.
Per la prima volta si è assicurato il successo ai punti il peso mosca di origine marocchina Mohammed Obbadi, che ha combattuto tutte le sei riprese programmate contro il più pesante bulgaro Stefan Slavchev, ma gli ha imposto ben quattro atterramenti, dimostrando l’indiscutibile superiorità.
Primiano Michele Schiavone
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