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QUANDO FLOYD PATTERSON CHIESE LARGO A WILLIE TROY
07/01/2016 - 15:20:24
Vinse, convinse e scalò la classifica mondialedi Alfredo Bruno 7 gennaio 1955 La sfida tra Floyd Patterson e Willie Troy a detta di molti poteva essere molto pericolosa per il giovane Floyd che in pratica aveva esordito nel 1952 subito dopo la brillante prestazione alle Olimpiadi di Helsinki dove a soli 17 anni conquistava l’oro nei medi. Il giovane era più che una promessa, ma dopo 13 vittorie veniva ridimensionato da Joey Maxim, ex campione dei mediomassimi. Anche il suo match successivo con il medio francese Jacques Royer-Crecy, sia pure vittorioso, non era stato dei più brillanti. Era questo il motivo per cui il match con Willie Troy era considerato un azzardo. Le vittorie su Harrison e Slade lo avevano rimesso in carreggiata, ma Troy era considerato al 5 posto nella graduatoria mondiale dei medi e tra i mediomassimi aveva distrutto il forte Tony Anthony. Il Patterson che si presentò quella sera al Madison Square Garden mise in mostra tutte le sue qualità e Troy non riuscì a contrastarlo subendo una dura punizione fino a quando l’arbitro Al Berl al quinto round decretò lo stop per Troy ferito ad entrambi gli occhi. Da quel match Patterson infilò una bella serie di vittorie che lo portò addirittura a conquistare il titolo dei massimi vincendo per ko sullo stagionato Archie Moore. Troy da parte sua dopo la sconfitta con Patterson dimostrò il suo valore con il pari inflitto a Willie Pastrano, ma da mediomassimo tutto sommato non mantenne la quotazione ottenuta da medio. Alfredo Bruno
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