De Carolis è il numero 79 della lista scritta dal 1932
di Primiano Michele Schiavone
Venerdì 8 gennaio 2016 – Alla vigilia della seconda sfida mondiale del supermedio romano Giovanni De Carolis, impegnato a spodestare il tedesco Vincent Feigenbutz dal trono mondiale WBA delle 168-libbre, abbiamo rivisitato l’archivio di sportenote.com per proporre una sintesi aggiornata presa dalla lista dei pugili italiani che si sono cimentati in combattimenti cosiddetti iridati, dove si trova la casistica dei privilegiati, di quelli che hanno scritto il loro nome nell’albo d’oro della boxe mondiale – distinti per categorie di peso, la sigla dell’ente mondiale della cui cintura si sono fregiati ed il periodo di possesso della stessa, il cui numero complessivo ammonta a 28 – e di tutti, compresi i vincitori, che hanno combattuto per il titolo mondiale in 84 anni dal primo evento al quale ha partecipato un italiano, in tutto 79 pugili. Alcuni di essi hanno avuto più occasioni, taluni in più categorie di peso, per un totale di 220 sfide.
Il primo italiano a combattere per un titolo mondiale fu il veneto Oddone Piazza, classe 1908, che il 25 gennaio del 1932 sfidò il campione dei pesi medi Gorilla Jones nella città statunitense di Milwaukee, nel Wisconsin, perdendo per fuori combattimento tecnico nella sesta ripresa. Il primato di Piazza è derivato dal suo inizio di carriera a torso nudo negli Stati Uniti, dove debuttò nel 1930.
L’ultimo combattimento mondiale di un italiano è avvenuto il 17 ottobre del 2015 a Karlsruhe, in Germania, ad opera di Giovanni De Garolis che rimediò una sconfitta i punti in 12 riprese contro il tedesco Vincent Feigenbutz, per la cintura mondiale WBA interim dei pesi supermedi.
Il primo italiano a fregiarsi del titolo di campione mondiale è stato Primo Carnera, classe 1906, che il 29 giugno del 1933 a Long Island, New York – dopo oltre 3 anni di permanenza negli States – strappò la cintura iridata all’americano Jack Sharkey per fuori combattimenti nel sesto round.
L’ultimo italiano in ordine di tempo è stato Paul Malignaggi che ha conquistato il suo secondo titolo mondiale il 29 aprile del 2012 nella città ucraina di Donetsk, spodestando dal trono WBA dei pesi welter il locale Vyacheslav Senchenko per fuori combattimento tecnico alla nona ripresa.
Ci piace annoverare Malignaggi nella lista degli italiani perché lui, italo-americano, è cittadino italiano a tutti gli effetti, nato negli Stati Uniti da genitori italiani, in possesso del passaporto della Repubblica italiana; dal 12 dicembre del 2015 possiede la cintura di campione dell’Unione europea, al cui campionato ha potuto partecipare grazie alla cittadinanza italiana.
La statistica ci mostra che vi sono stati 220 campionati mondiali ai quali hanno partecipato pugili italiani, in 16 divisioni di peso dai minimosca ai massimi, ad esclusione dei pesi paglia; 28 sono stati i vincitori di cinture mondiali, con i nomi di Benvenuti, Parisi e Malignaggi presenti in due diverse categorie di peso. La rassegna contempla i combattimenti avallati dalle 4 sigle riconosciute universalmente mondiali quali Wba, Wbc, Ibf e Wbo – indicate secondo l’ordine della loro costituzione – e degli enti precedenti alla nascita di queste ultime.
Questa la lista dei campioni:
Minimosca (1): Franco Udella (WBC 1975-1976).
Mosca (1): Salvatore Burruni (1965-1966).
Gallo (1): Mario D’Agata (1956-1957).
Supergallo (1): Loris Stecca (WBA 1984) e Valerio Nati (WBO 1989).
Piuma (1): Maurizio Stecca (WBO 1989-1992).
Leggeri (2): Giovanni Parisi (WBO 1992-1993) e Stefano Zoff (WBA 1999).
Superleggeri (6): Duilio Loi (1960-1961, 1962), Sandro Lopopolo (1966-1967), Bruno Arcari (WBC 1970-1974), Patrizio Oliva (WBA 1986-1987), Giovanni Parisi (WBO 1996-1998) e Paul Malignaggi (IBF 2007-2008).
Welter (2): Michele Piccirillo (IBF 2002-2003) e Paul Malignaggi (WBA 2012-2013).
Superwelter (5): Sandro Mazzinghi (1963-1965, 1968), Nino Benvenuti (1965-1966), Carmelo Bossi (1970-1971), Rocky Mattioli (WBC 1977-1979) e Gianfranco Rosi (IBF 1987-1988, 1989-1992, 1993-1994).
Medi (3): Nino Benvenuti (1967, 1968-1970), Vito Antuofermo (1979-1980) e Sumbu Kalambay (WBA – 1987-1989).
Supermedi (3): Mauro Galvano (WBC 1990-1993), Vincenzo Nardiello (WBC 1996) e Cristian Sanavia (WBC 2004).
Mediomassimi (1): Silvio Branco (WBA 2003-2004, WBA interim 2006).
Massimi-Leggeri (2): Massimiliano Duran (WBC 1990-1991) e Giacobbe Fragomeni (WBC 2008-2009).
Massimi (2): Primo Carnera (1933-1934), Francesco Damiani (WBO – 1989-1991).
Il primato del numero dei combattimenti disputati spetta a Gianfranco Rosi che tra i superwelter è salito sul ring 17 volte, riportando 13 vittorie, 2 sconfitte, 1 risultati di parità ed 1 verdetto di no-contest; segue Bruno Arcari tra i superleggeri, l’unico imbattuto con 10 successi su altrettante sfide iridate; appresso si trova Giovanni Parisi che tra le categorie dei leggeri, superleggeri e welter ha sommato 12 confronti dai quali ha riportato 8 vittorie, 3 sconfitte ed 1 risultato di parità; lo segue Nino Benvenuti che tra i medi jr ed i medi ha ottenuto 8 successi contro 4 perdite per un totale di 12 impegni mondiali; poi si trova Paul Malignaggi con 10 confronti, 5 vinti ed altrettanti perduti, il tutto tra i superleggeri ed i welter; quindi il medio jr Sandro Mazzinghi che ha ottenuto 5 vittorie contro 2 insuccessi ed 1 verdetto di no-contest nelle sue 8 sfide; seguono con 7 combattimenti il piuma Maurizio Stecca, affermatosi 5 volte contro 2 risultati negativi, ed il medio Sumbu Kalambay che ha riportato 4 vittorie e 3 sconfitte; quindi il superleggero Duilio Loi che nelle sue 6 sfide ha rimediato 3 successi, 2 rovesci ed 1 risultato di parità; a quota 5 si trovano il superleggero-welter Patrizio Oliva, il superwelter Rocky Mattioli ed il supermedio Mauro Galvano, tutti con 3 affermazioni e 2 insuccessi; 4 sono le competizioni alle quali hanno partecipato il massimo Primo Carnera, con 3 trionfi ed 1 sconfitta, ed il massimo-leggero Massimiliano Duran che ha bilanciato i 2 risultati positivi con quelli negativi.
Hanno ceduto la cintura alla seconda difesa Salvatore Burruni nei mosca e Carmelo Bossi nei medi jr. Alla prima difesa lo hanno fatto Franco Udella nei minimosca, Mario D’Agata tra i gallo, Loris Stecca e Valerio Nati nei supergallo, Stefano Zoff tra i leggeri, Michele Piccirillo nei welter, Vincenzo Nardiello e Christian Sanavia tra i supermedi, Silivo Branco nei mediomassimi.
I pugili che in assoluto hanno combattuto in più divisioni di peso, a prescindere dal risultato sono stati sette. In tre Giovanni Parisi (leggeri, superleggeri e welter), in due Franco Udella (minimosca e mosca), Vincenzo Belcastro (supermosca e supergallo), Giorgio Campanella (superpiuma e leggeri), Michele Piccirillo (welter e superwelter), Nino Benvenuti (medi jr e medi) e Silvio Branco (supermedi e mediomassimi).
La lunga schiera di campioni mondiali si arricchisce delle quattro campionesse mondiali femminili che l’Italia può vantare: Stefania Bianchi (WBC mosca 2005-2008), Simona Galassi (WBC mosca 2088-2011, IBF supermosca 2011-2012), Manuela Pantani (WBA supergallo 2008) e Laura Tavecchio (WBA interim leggeri 2008).
Il record dei combattimenti titolati femminili spetta alla Galassi, ancora in attività, più volte campionessa EBU, che ha sommato 12: 7 vinti e 5 perduti.
La Bianchini, già campionessa EBU, ha sostenuto 7 sfide per la massima corona, con 3 vittorie, 2 sconfitte e 2 risultati di parità.
La Pantani e la Tavecchio si sono cimentate una sola volta, quando hanno vinto l’alloro iridato.
Primiano Michele Schiavone
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