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PARRINELLO VINCE CONTRO RIGOLDI
18/03/2016 - 23:48:47
Mantiene il titolo italiano e l'imbattibilitàdi Primiano Michele Schiavone Vicenza, 18 marzo 2016 – Quando l’annunciatore Mimmo Zambara ha pronunciato il verdetto, dopo la lettura dei cartellini, con l’unanime decisione derivante da due 96-94 e 97-93, tutti a favore del campione italiano dei pesi supergallo Vittorio Parrinello, i fischi di gran parte del pubblico presente nel palasport vicentino, hanno sovrastato le sue ultime parole. Dunque il campano Parrinello, alla prima difesa, ha mantenuto la sua cintura nazionale contro il locale Luca Rigoldi, arrestandogli la condizione di imbattibilità. i due pugili ritratti al peso Il match è filato via per dieci riprese con due temi tattici contrapposti: la ricerca della corta distanza da parte dello sfidante e la boxe di rimessa condotta dal campione. Parrinello ha saputo usare le sue leve estese per creare lo spazio necessario al suo pugilato veloce, fondato sui colpi lunghi, scagliati con tempismo al capo dell’avversario, contro la cui guardia mancina ha lanciato il diretto destro con molta assiduità. Il resto lo ha fatto la sua esperienza, neutralizzando il vigore agonistico del valente sfidante con movimenti sulle gambe e flessioni sul tronco quando era costretto a guadagnare lo spazio difensivo lungo le corde. Subito dopo mostrava anche l’abilità d’attacco per esibire la percettibile superiorità sull’avversario. Di contro Rigoldi ha fatto tanto per vivacizzare il confronto e cercare di convincere la terna giudicante sulla bontà delle sue azioni offensive. Grazie al suo pugilato il carattere combattivo del match è stato sempre elevato. Nonostante la decisione avversa non ha demeritato dinanzi ad un campione nazionale colmo di esperienza, palesata a più riprese contro la sua ingenuità tattica. Parrinello, infatti, ha saputo tenere l’avversario quel tanto che bastava per interrompergli l’azione e passare al contrattacco; ha ostentato abilità nell’uso degli avambracci da vicino per aprirsi i varchi necessari alle sue folate di colpi, per poi riguadagnare la distanza e costringere nuovamente l’avversario a rincorrerlo. Primiano Michele Schiavone
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