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PACQUIAO vs BRADLEY E ABRAHAM vs RAMIREZ
09/04/2016 - 16:15:40
Quattro protagonisti, due sfide vitalidi Primiano Michele Schiavone Sabato 9 aprile 2016 – Quando in Italia sarà l’alba il filippino Manny Pacquiao salirà sul ring MGM Grand, Grand Garden Arena di Las Vegas, Nevada, per scrivere una delle ultime pagine della sua straordinaria storia pugilistica. Insieme al suo vecchio trainer Freddie Roach cercherà ancora una volta di stilare uno di quegli elaborati pugilistici che rimangono indelebili nella memoria degli appassionati, facendolo con un altro grande interprete della boxe mondiale, lo statunitense Timothy Bradley, al quale, sullo stesso ring, ha lasciato la cintura WBO dei welter nel giugno 2012 con decisione divisa, ma che ha sconfitto, tra le stesse corde, nell’aprile del 2014 con verdetto unanime, riprendendosi la corona WBO delle 147 libbre.
Pacquiao e Bradley nel secondo match Pacquiao, 37 anni compiuti lo scorso dicembre, tornerà a combattere dopo la contestata sconfitta avuta contro Floyd Mayweather Jr nel maggio dell’anno passato. Chiederà a sé stesso di vincere contro Bradley, costi quel che costi, perché se sarà il suo ultimo combattimento potrà ricordare di aver chiuso la carriera con una dignitosa vittoria, cosa che accade raramente ai grandi pugili, incapaci di rinunciare ai riflettori anche quando il fisico non risponde più ai comandi della mente.
Il tedesco di origine armena Arthur Abraham per la quarta volta sarà presentato al pubblico statunitense dal vivo. Dopo il facile debutto sul ring di Hollywood, Florida, nel giugno 2008 con il colombiano Edison Miranda, l’europeo è tornato per due sfide impegnative: la prima nel 2010 contro Andre Dirrell, finita per squalifica nell’undicesima ripresa; la seconda nel 2011 per tentare di togliere la cintura mondiale WBA super-world al campione Andre Ward con l’insuccesso ai punti. Questa volta è tornato con il cimiero del campione del mondo, mostrando la cintura WBO dei pesi supermedi che simboleggia il suo requisito iridato. Metterà a rischio il prezioso alloro contro lo sfidante ufficiale Gilberto Ramirez, mancino messicano di 24 anni, molto più alto del campione e con il palmares immacolato, ricco di 33 vittorie (24 per la via rapida) assommate dall’agosto 2009 quando ha debuttato a torso nudo. Primiano Michele Schiavone
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