Abbatte Martin nel secondo round
Conferme mondiali per Selby e McDonnell
Vincono Groves, Macklin e Davies
di Primiano Michele Schiavone
Londra, Inghilterra, 9 aprile 2016 – Il boato della O2 Arena di Greenwich, alla periferia di Londra, lo avranno sentito anche quelli della City, esploso quando il destro di Joshua ha fatto cadere Martin all’indietro sul tappeto. L’americano è rimasto sul stuoia, sorridente, forse per dimostrare che il colpo c’è stato ma non avrebbe causato danni irrimediabili. Invece dopo il conteggio le sue terga sono ripiombate sulla stuoia per effetto di un altro destro, altrettanto potente e preciso, che non ha dato scampo all’arbitro per completare il conteggio e fare cenno con le braccia che il match non poteva proseguire.
Il destro di Joshua che ha fatto franare Martin
Il confronto è iniziato con i due pugili intenti a studiarsi reciprocamente. Joshua ha tenuto il centro del ring ed ha provato la misura per infilare il suo destro nella guardia mancina del campione. Ha visto che era facile giungere a bersaglio ed ha intensificato gli affondi.
La caduta di Martin, effetto del desto di Joshua
Nella seconda ripresa il piano di attacco dell’inglese è apparso ancora più facile di quanto percepito prima; il resto è stato così naturale per velocità e precisione che il campione è rimasto assolutamente sconcertato, senza armi adeguate per contrastare tanta audacia e rapidità. Il tutto è finito a 1:52 della seconda ripresa.
Così Joshua, londinese di 26 anni, ha conquistato la cintura mondiale IBF dei pesi massimi, rimanendo invitto con 16 trionfi prima del limite su altrettante affermazioni.
“Prince” Martin, 30 anni da brindare tra due settimane, ha perduto in un solo colpo il trofeo iridato e l’imbattibilità dopo 24 successi ((21 anzitempo) ed 1 verdetto di parità.
Sono bastate quattro riprese al supermedio inglese George Groves per zittire l’aspirazione dello scozzese David Brophy. Il 28enne Groves (23-3-0, 18) ha infilato il secondo successo consecutivo da quando ha fallito la terza chance mondiale, perdendo contro Badou Jack con decisione divisa. Groves ha conquistato la vacante cintura WBA International delle 168-libbre, mentre a Brophy (16-1-1, 1), 26 anni il prossimo giugno, è toccato perdere l’imbattibilità.
La seconda difesa della cintura mondiale IBF dei pesi piuma da parte del campione Lee Selby è iniziata nel peggiore dei modi, con un atterramento accusato nel secondo round per effetto di un preciso gancio sinistro al volto scagliato dal funambolo statunitense Eric Hunter. Il gallese ha guadagnato mobilità sul tronco, eludendo i colpi caricati dell’americano, ha azionando un più efficace jab sinistro ed ha controllato meglio gli attacchi improvvisi del pugile di Filadelfia. Con il passare dei minuti Selby si è concesso meno ai colpi improvvisi dell’avversario ed ha condotto spiccate azioni offensive che hanno infastidito “The Outlaw” Hunter, reo di colpi bassi fino al richiamo ufficiale da parte dell’arbitro e la penalizzazione di un punto nell’ottava frazione. Il terzo uomo ha dovuto faticare non poco per tenere a bada il comportamento beffardo dello sfidante ed evitare la squalifica che gli pendeva sul capo come una minaccia incombente. Alla fine delle 12 riprese la giuria ha votato all’unanimità per dare a Selby la vittoria e confermarlo campione mondiale IBF dei pesi piuma. Questi i cartellini: due 116-110 e 115-111. Hunter (21-4-0, 11) era il primo sfidante utile del Ranking, posizionato al terzo posto della classifica, non avendo l’IBF assegnato le prime due postazioni. Selby (23-1-0, 8) potrà dedicarsi ad una prossima difesa volontaria, meno impegnativa di quest’ultima prova.
Il titolare mondiale WBA dei pesi gallo Jamie McDonnell, inglese di 30 anni, ha mantenuto per la quarta volta il suo scettro mondiale, imponendosi per fuori combattimento tecnico al messicano Fernando Vargas, 28 anni il prossimo luglio. Il campione è stato al comando fin dall’inizio del match ed ha mantenuto l’iniziativa fino alla soluzione anticipata decisa dall’arbitro a 2:39 della nona ripresa. Vargas (29-10-3, 20) ha mostrato inesauribile coraggio che ha onorato la sua sfida.
McDonnell (28-2-1, 13) è il terzo campione mondiale WBA dei pesi gallo. Gli altri due sono il dominicano Juan Carlos Payano, considerato super champion ed il kazako Zhanat Zhakiyanov, in possesso del titolo interim.
L’inglese Matthew Macklin, 34 anni il prossimo mese, ha trovato nel connazionale Brian Rose, 31 anni compiuti, un valido oppositore che ha appassionato il confronto disputato sulla distanza delle 12 riprese. Alla fine "Mack the Knife" Macklin (35-6-0, 22), ex campione EBU delle 160-libbre, ha avuto il verdetto deciso a maggioranza: due 115-111 a suo favore contro un cartellino pari con 113-113. Rose (28-4-1, 8) è stato campione British dei pesi superwelter. Macklin ha vinto la vacante cintura IBF Inter-Continental dei pesi medi.
La vacante cintura English dei pesi leggeri è andata all’imbattuto Ohara Davies (11-0-0, 9) che ha imposto la sua potenza al meno efficace Andy Keates (11-4-0, 1). Il vincitore ha posto al tappeto l’avversario nella prima ripresa, è rimasto al comando ed ha condotto l’azione conclusiva nel quarto round con una serie al tronco.
Altri risultati:
Piuma, Kamil Laszczyk V PT 6 Ignac Kassai
Superwelter, Ted Cheeseman V TKO 4 Mario Petrov
Superleggeri, Conor Benn V TKO 1 Ivailo Boyanov
Primiano Michele Schiavone
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