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AL FILIPPINO LA TRILOGIA PACQUIAO-BRADLEY

10/04/2016 - 16:25:12

 

 

Pacquiao supera Bradley e medita il ritiro

di Primiano Michele Schiavone

Las Vegas, Nevada, 9 aprile 2016 – La leggenda della boxe Manny Pacquiao ha vinto in modo chiaro contro l’americano Timothy Bradley sulla rotta delle 12 riprese, combattute più per il risultato finale e la fierezza per l’averlo conseguito, che la vacante cintura WBO International dei pesi welter attaccata come etichetta all’evento che ha saputo raccogliere oltre 14mila paganti alla MGM Grand Garden Arena.

Il verdetto è stato unanime ed ampio, accordato dai tre giudici con l’equanime sommatoria di 116-110. Il vantaggio per l’asiatico è ragguardevole alla luce della lunghezza del match, ma appare un po’ stretto all’asiatico che ha obbligato al tappeto lo statunitense in due distinte occasioni: la prima volta alla fine della settima ripresa, la seconda nel corso del nono tempo.
La tattica di Bradley, improntata sulla boxe a distanza per evitare gli attacchi dell’avversario, ha facilitato le caratteristiche combattive di Pacquiao, segnate dalla velocità e dalla potenza del pugno.
L’inizio del confronto ha visto i due pugni molto contenuti, abbastanza freddi nell’intraprendere l’iniziativa. Bradley è stato più mobile, nel secondo tempo, ha evitato l’avanzata del filippino ed ha colpito con lucidità.
Nel terzo round Pacquiao ha messo da parte gli indugi iniziali ed ha dato sostanza alle sue azioni, cercando di imprimere la sua efficacia.
Il filippino ha insistito nel quarto tempo, cercando di accorciare la distanza che il valente avversario sapeva evitare con movimenti rapidi sulle gambe.
Pacquiao ha continuato nel sul intento durante il quinto episodio: ai suoi attacchi in serie l’americano ha reagito fino a quando ha retto allo scontro; un gancio destro del fipillino lo ha fatto arretrare, lasciando spazio alla sostanziosa azione avversaria.
Anche nel sesto assalto Pacquiao ha attacco con vivacità, forzando a più riprese la guardia dell’americano.
Bradley ha preso l’iniziativa nella settima ripresa, accompagnando con i pugni gli spostamenti agili sulle gambe. Il filippino ha continuato ad avanzare con l’intento di tagliargli la strada e piazzare i suoi colpi migliori. Ci è riuscito dopo la metà della frazione con combinazioni a due mani che hanno indotto lo statunitense a cadere al tappeto.
All’avvio dell’ottavo tempo l’americano ha mostrato di aver recuperato, continuando a colpire di rimessa dinanzi ad uno scatenato avversario che non si fermava un attimo. Pacquiao sembrava non avesse bisogno di pensare cosa fare, si muoveva come un automa, infilando le sue combinazioni con molta naturalezza.
Anche la nona frazione è iniziata all’insegna di Bradley, impegnato ad attaccare un avversario mai domo, ma, colpito al mento da un corto gancio sinistro, è finito per la seconda volta al tappeto. Dopo il conteggio l’americano ha voluto dimostrare con i pugni la sua condizione fisica, scambiando con il filippino, pur perdendo terreno sul campo più favorevole a Pacquiao.
La musica non è cambiata nelle restanti frazioni, dalla decima alla conclusiva dodicesima, nelle quali la vivacità pugilistica di Bradley è apparsa di tanto in tanto, come fiammate, sotto le incursioni del filippino.
Pacquiao, 37 anni celebrati lo scorso dicembre, è tornato alla vittoria dopo la contestata sconfitta sofferta contro Floyd Mayweather; ora il suo record registra 58 vittorie (38 prima del limite) contro 6 sconfitte e 2 risultati di parità.
"Destert Storm" Bradley, 33 anni da brindare il prossimo agosto, ha riportato l’insuccesso numero 2 (sempre per mani di Pacquiao) a fronte di 33 trionfi (13 anzitempo), 1 risultato pari ed 1 verdetto no-contest.

Primiano Michele Schiavone