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SCOMPARSO CHILOIRO, AVEVA 76 ANNI

22/04/2016 - 10:28:01

 

 

È stato campione EBU superpiuma nel 1972

di Primiano Michele Schiavone

Venerdì  22 aprile 2016 – Il tarantino Domenico Chiloiro è passato a miglior vita, ieri, giovedì 21 aprile, dopo una breve malattia. Nato nella città dei due mari il 26 dicembre 1939, Mimmo, come veniva chiamato affettuosamente dagli amici, emigrò giovanissimo in Australia, negli anni in cui i trasferimenti nella terra dei canguri furono abbondanti. Aveva iniziato a combattere in Italia come pugile dilettante e continuò la sfrenata passione nella nuova "eldorado", con il debutto professionistico nel giugno 1964, sulla lunga distanza delle 10 riprese. Solo 10 mesi dopo fu sfidante al titolo australiano dei pesi piuma detenuto da Johnny Famechon, ultimo rampollo di una lunga dinastia di pugili di valore internazionale. L’italiano cedette al locale campione dopo 15 riprese. Famechon, preservato dagli organizzatori di Melbourne, arrivò a conquistare il titolo mondiale WBC, spodestando il cubano Jose Legra in Inghilterra, regnò per 17 mesi con due difese contro il nipponico Fighting Harada, una a Sydney in Australia, l’altra a Tokyo in Giappone, e cedette la corona al mancino messicano Vicente Saldivar sul ring di Roma. Chiloiro dimostrò contro Famechon la sua “stoffa” di combattente in altre occasioni: pareggiò sulle 10 riprese, perse nuovamente in 15 tempi per la cintura nazionale e tornò ad imporre il risultato di parità ancora in 10 frazioni senza titolo in palio. Nei confronti Famechon-Chiloiro dove c’era a rischio il campionato di Australia il verdetto andava a Famechon, nato a Parigi nel marzo 1945; nelle sfide prive della cintura nazionale i due venivano accomunati dal verdetto nullo. Il pugliese tornò in Italia nell’autunno del 1966 e venne opposto subito ai migliori italiani in circolazione allora: perse in due occasioni contro il siciliano Giovanni Girgenti (due volte avversario in Australia di Johnny Famechon, contro il quale ottenne un verdetto di parità ed una sconfitta), pareggiò con il lombardo Renato Galli e sconfisse il laziale Enrico Gismondi. L’anno seguente tornò a Melbourne, con due puntate a Canterbury, Nuova Zelanda, alternando vittorie a sconfitte. Nel 1968 fece definitivamente ritorno in Italia e, tramite un organizzatore della sua città, legato a doppio filo con influenti ambienti milanesi, continuò a combattere con costanza. Nel novembre 1969 duellò per otto riprese in Inghilterra con l’ex campione del mondo dei pesi mosca Walter McGowan, nel match di addio al pugilato. Chiloiro si rifece a Ginevra, Svizzera, vincendo contro l’ex campione francese Michel Houdeau. Nel febbraio 1970 provò a scalzare dal trono italiano dei superpiuma il siciliano Giovanni Girgenti, cedendo ai punti in 12 riprese a Marsala, nella città del campione. Perdette a La Spezia dal locale Carmelo Coscia, campione italiano dei pesi leggeri in carica, superò a Ginevra il francese Marius Cordier e cedette per ferita a Jose Legra, cubano naturalizzato spagnolo, già titolare mondiale WBC e futuro campione EBU. Piegò ai punti sulle 8 riprese il friulano Nevio Carbi e l’emiliano e Enzo Farinelli, contro il quale cedette sulla stessa distanza a Bologna, dopo essere stato superato dal campione britannico Jimmy Revie a Londra. Nel 1971 rimediò 3 sconfitte in altrettanti ingaggi all’estero: con il tunisino Tahar Ben Hassen a Parigi, il brasiliano Eder Jofre (ex campione del mondo dei pesi gallo e futuro titolare dei piuma) ed il transalpino di origine tunisina Felix Said Brami, campione francese superpiuma. Il 1972 fu l’anno "buono" per Chiloiro che, dopo 4 successi consecutivi ottenne dal laziale Tommaso Galli la chance di sfidarlo per la cintura EBU dei pesi superpiuma. Il tarantino si presentò all’appuntamento del 16 agosto a Lagnano Sabbiadoro, in provincia di Udine, nel migliore dei modi e salì sul trono europeo dopo 15 riprese combattute con l’abile avversario, capace di vantare ben 3 cinture continentali, dei gallo, piuma e superpiuma. Per Chiloiro la monarchia del vecchio continente durò solo 2 mesi: il 13 ottobre lasciò sul ring di Amburgo la cintura al guardia destra tedesco Lothar Abend, sconfitto un anno prima dal romano Galli proprio a Lignano Sabbiadoro. Il tarantino continuò a combattere ancora per due anni, andando spesso all’estero. Chiuse il 14 giugno 1974, a 34 anni compiuti, dopo due vittorie conseguite tra i suoi sostenitori tarantini. Nella sua non facile carriera aveva riportato 31 vittorie (6 prima del limite), 22 sconfitte e 6 risultati di parità, per un totale di 59 combattimenti. Rimase in palestra a collaborare con i pugili tarantini, in particolar modo con il professionista Vincenzo Quero, con il quale fondò un sodalizio amatoriale intitolato ai due ex pugili, la società dilettantistica Quero-Chiloiro, tuttora in attività.
 
Primiano Michele Schiavone