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BURNS FERMA DI ROCCO NELL'OTTAVA RIPRESA

29/05/2016 - 11:51:47

 

 

Lo scozzese scrive un nuovo capitolo della storia mondiale

di Primiano Michele Schiavone

Glasgow, Scozia, 28 maggio 2016 – Il superleggero Ricky Burns è diventato il primo scozzese a vantare la conquista di tre cinture in altrettante divisioni di peso. Questo primato lo ha realizzato dopo aver eliminato dal suo percorso l’italiano Michele Di Rocco. Dopo i titoli iridati superpiuma e leggeri, sotto l’egida WBO, ha annesso la corona WBA dei pesi superleggeri.
Quando abbiamo presentato questa sfida è stato naturale accennare alla portata dell’evento per l’italiano, pensando che questo appuntamento sarebbe apparso come un momento per tirare le somme della sua lunga e brillante carriera professionistica.
Dopo tanti anni di sacrifici ed aspirazioni anche soddisfatte, la parabola favorevole dell’umbro, giunta al punto più alto, porta a riflettere sull’esigenza di giocarsi la carta più importante della sua vita a tutto spiano, muovendo anzitutto dalla preparazione psicofisica da tenere in palestra. In quest’ultima sfida Di Rocco ha dimostrato di avere le condizioni atletiche per misurarsi con lo scozzese, purtroppo gli ha fatto difetto la condizione mentale per reggere la tensione che un avversario troppo mobile, come è stato Burns, può prendere fino a negare la riuscita delle cose più semplici che il pugile compie quotidianamente durante i suoi esercizi di palestra, dove, di fatto, si prepara il risultato finale di un match. Solo in palestra, conosciute le prerogative dell’antagonista, si decidono le contromisure per azzerare la tattica avversaria e delineare la propria strategia. Il comportamento combattivo di Burns è noto a tutti ed i rimedi per affrontarlo senza farlo dominare sono di soluzione accessibile.

Di Rocco e Burns in una fase ravvicinata  - Danny Lawson / PA Wire / Press Association Images

Di Rocco non ha fatto nulla che potesse mettere a rischio la logistica dello scozzese. Ha iniziato bene la prima ripresa mettendo a segno il suo sinistro al tronco, lasciando intendere di avere preparato un metodo per arrivare a segno; è rimasto troppo contratto, con attacchi forzuti, nel resto della partita. Nell’intervallo tra il primo ed il secondo round il suo allenatore gli ha detto che lo scozzese era lento e si poteva colpire con facilità. Alla ripresa delle ostilità Burns ha duplicato il movimento sulle gambe che lo ha portato abilmente fuori dalla traiettoria dei colpi dell’italiano.
Di fronte ad una folla partigiana, ma soprattutto eccitata, lo scozzese ha alimentato l'atmosfera incandescente all'interno dell'arena con i suoi colpi nitidi e precisi che hanno sorpreso l’umbro. Il sinistro lungo di Burns si è stampato sul volto dell’avversario come uno stillicidio, scagliato con tempismo intelligente che ha messo in evidente difficoltà organizzativa l’italiano. Il match è stato sempre vivace, alimentato anche dalle intenzioni che Di Rocco svelava dopo l’uno-due che gli si arrivava sul viso, con ritorni di fiamma senza esito. Le repliche dell’italiano, infatti, venivano soffocate dalle chiusure in clinch che lo scozzese sapeva tramare. In quei frangenti Di Rocco approfittava per colpire con il destro al tronco da corta distanza, tendente a fiaccare il rivale ma ininfluente ai fini del punteggio.
Nella terza ripresa l’arbitro ha dato un time-out dopo che lo scozzese ha colpito sotto la cintura con il suo montante sinistro. Dopo la pausa Burns ha ripreso a colpire il volto dell’avversario; le altre azioni hanno indotto Di Rocco a riparare sulla difensiva e, stando chiuso nell’angolo, è caduto dopo un destro-sinistro al viso, i cui colpi sono apparsi come accompagnati da una spinta. Il referee ha comunque contato fino ad otto. Appena dopo è suonato il gong che ha chiuso il tempo.
Di Rocco è partito all’attacco all’inizio della quarta frazione ma subito dopo lo scozzese ha ripreso a guidare il confronto, sempre con il funambolesco movimento di gambe che lo portava ora a destra ora a sinistra dell’avversario, accompagnato da scatti improvvisi in avanti verso il bersaglio rigido che gli si parava davanti.

Burns colpisce Di Rocco con il diretto destro / Foto: Shabba Shafiq

La fisionomia del confronto è rimasta immutata nel quinto round con Di Rocco tendente ad arretrare sugli assalti dello scozzese, fino a rimanere chiuso in un angolo e subire il rigore dell’avversario.
L’italiano ha iniziato positivamente la sesta frazione fino ad impegnare lo scozzese, addestrato a tenere la guardia sempre alta a protezione del viso, in una tenace difesa; la sua inflessibile postura lo ha portato verso la fine a ricevere in faccia il perpetuo destro che gli ha fatto sballottare la testa all’indietro.
L’avvio della settima ripresa ha visto Di Rocco impegnato ad inseguire lo scozzese nei suoi numeri da “ballerino” e costringerlo a scambiare colpi. L’italiano in quei frangenti ha catturato l’attenzione con il ritmo di lavoro necessario a dare un senso alla sua presenza tra le corde.
Il grigiore per il pugile umbro è ritornato al principio dell’ottavo round ed è continuato dinanzi ad un avversario deciso, forte ed inarrestabile, che ha saputo riprendere il controllo del match attraverso ripetuti affondi al viso. Le assidue serie a due mani di Burns hanno complicato la vita dell’italiano fino a farlo piombare al centro del ring. Di Rocco si è rialzato, forse troppo in fretta per recuperare, ed ha iniziato a muoversi sul quadrato con le gambe instabili, mentre l’arbitro continuava a contare seguendo il suo tragitto. Quando il terzo uomo è arrivato al suo cospetto ha fermato il match con il consueto movimento della braccia.
A quel punto è iniziato il tripudio per il campione locale, tornato alla vittoria dinanzi ai suoi fans a seguito della sconfitta sofferta dal montenegrino Dejan Zlaticanin nel giugno 2004.
Dopo l’annuncio formale del verdetto “Rickster” Burns, 33 anni, ha indossato la sua terza cintura mondiale, WBA superleggeri. Lo scozzese, professionista dall’ottobre 2001, ha migliorato il record portando le vittorie a quota 40 (14 prima del limite), contro 5 sconfitte ed un risultato di parità.
Di Rocco, 34 anni, ha conosciuto l’insuccesso numero 2 a fronte di 40 trionfi (18 anzitempo) ed 1 verdetto di parità.

Primiano Michele Schiavone