SPORT & NOTE

Notizie

MARIO LANDOLFI PREMIATO DALLA CASALBRUCIATO

18/10/2016 - 12:46:29

 

 

A Roma ritornano gli appuntamenti del fine settimana

di Alfredo Bruno

La boxe romana torna ad avere i suoi appuntamenti fissi del week end. Ecco pronto per l’uso immediato il PalaVespucci, ex Lagrange, con la regia della Boxe Roma Casalbruciato e la sponsorizzazione de “Il Ring” che festeggia il suo terzo anniversario di attività. La saggezza dei proverbi dice “Il buongiorno si vede dal mattino” e si attesta bene per il primo match della serata che ha visto di fronte Riccioni e Spada, due junior con la boxe da “veterani”. Riccioni prova a scardinare le intenzioni di Spada, ma non è facile e viene superato, consolandosi per la bella prova. Tocca quindi a Poli e Proietti, match di sostanza con il primo che cerca di imporre il maggiore allungo. Proietti cerca lo scambio serrato e ci riesce, trovando il suo avversario sempre pronto alla replica.Pari e patta. Chavez, cognome da paura, non ammette le mezze misure e sottopone Stirpe a un vero e proprio assedio, non facile da contrastare. Un richiamo e una ferita in pratica costringono Stirpe alla sconfitta. Gravaglia piazza un destro pesante alla chiusura del primo round con Ferrante. Scambi furiosi nel secondo round e conteggio per Ferrante, che nell’ultimo round cerca un disperato recupero, “smorzato” dai colpi d’incontro di Gravaglia.

C’è un piccolo intervallo, ma forse per certi versi il momento più importante della serata. Sul ring viene fatto salire e accolto da Antonio Zonfrillo e Alberto Moretto un personaggio molto noto soprattutto a chi ha vissuto da protagonista e da spettatore gli anni ’60, parliamo di Mario Landolfi, uno dei beniamini delle “storiche” serate del Palazzetto dello Sport. Landolfi ottimo dilettante si trovò la strada chiusa da campioni come Nino Benvenuti e Carmelo Bossi. Fu questo a fargli decidere il passaggio al professionismo dal 1962. Era un pugile completo nel vero senso della parola e forse non ottenne il riscontro che avrebbe meritato. Incontrò i migliori dell’epoca con fortuna alterna. Famose le sue sfide con Fernando Proietti, Alberto Torri, Franco Rosini, Massimo Consolati, Mario Libertini, Marco Scano e non da ultimo Carmelo Bossi che diventerà campione del mondo. La sua stagione finisce nel 1970 quando appende i guantoni al chiodo. La famiglia e il lavoro lo prendono a tempo pieno. Ma si riavvicina al suo sport “amato” da tecnico. Si forma nella dura scuola di Guido Fiermonte e per un periodo di tempo apre una nuova società, che ebbe all’epoca un discreto successo. Un personaggio come lui non può entrare nel “limbo” dell’oblio, se vogliamo usare termini letterari, e bene ha fatto la Casalbruciato a premiarlo, facendo capire ai giovani, che il pugilato non è solo quello presente e futuro, ma c’è un passato, non meno importante, che ha preparato il terreno…

Il presente intanto prende la forma di Marrocco e Coccia. Il primo cerca di imporre la sua boxe d’attacco. Coccia lo controlla con abilità e il richiamo subito dall’avversario toglie il dubbio sul verdetto. D’Elpidio viene da una sconfitta subita al recente Torneo dei Senior e sembra aver immagazzinato bene gli errori da non fare con una boxe più razionale. Arpaia ha accettato lo scambio ravvicinato, ma l’allievo di Zonfrillo e Moretto ha tagliato stavolta il traguardo da vincitore. Tenere a freno Angeletti è un problema per tutti. Quaranta buon incontrista ha cercato di doppiare i colpi, ma il pugile della Team Boxe Roma non concede respiro e spazio. Sale sul ring in maniera fugace per un saluto Mario Alfano, ormai prossimo a difendere il suo titolo. Tocca quindi ad Agona e Loli, che disputano un buon match senza sussulti. Loli sembra più volenteroso e Agona, che tra l’altro subisce un richiamo, più preciso. La giuria dà ragione all’allievo di Marinelli. Quello tra Fazzino e Ventura può essere definito il match clou. Fazzino viene da una bella serie di vittorie, ma trova sul suo cammino un avversario in giornata di grazia. Fazzino al primo round viene pescato e nel retrocedere cade al tappeto subendo un conteggio. Match duro con scambi secondo le caratteristiche dei due. Ventura più veloce prende un vantaggio nei primi due round. Il finale di Fazzino è da cardiopalma, ma non basta per vincere contro un avversario in grande “spolvero”. Cerchiari rientra dopo due anni e mezzo e ottiene il pari con Aquili in un match equilibrato. Dove fa cronaca il conteggio subito da Aquili e la ferita al naso per entrambi. Inizia bene Wowks contro Riccioni, che rimane anche imbrigliato dall’abilità dell’allievo di D’Alessandri. Match piacevole e serrato: Wowks nel finale in attacco e un Riccioni che replica. Altro match clou può definirsi la chiusura della bella serata con Mastronunzio e Di Carlantonio, un veterano da prendere con le molle. Mastronunzio evita lo scambio e la sua abilità e precisione sono fondamentali per il verdetto contro un avversario pericoloso alla ricerca del colpo risolutore.

Alfredo Bruno