SPORT & NOTE

Notizie

UN GIORNO COME OGGI, IL 21 GENNAIO 1978

21/01/2017 - 10:07:30

 

 

Biagio Pierri sconfigge Carlo Frassinetti

di Primiano Michele Schiavone

L’albo d’oro italiano dei pesi superpiuma, istituito alla fine del 1970, scrisse il suo decimo campione nazionale il 21 gennaio 1978, quando Biagio Pierri superò sulla distanza delle 12 riprese il laziale Carlo Frassinetti, campione da tre mesi. La sfida si svolse a Cinisello Balsamo, comune della cintura milanese, dove lo sfidante si era stabilito al suo arrivo dal comune natale di Carosino, in provincia di Taranto. Il guardia destra Pierri intraprese il viaggio tra i professionisti nel marzo 1974, con un successo che lo infervorò a proseguire con entusiasmo. I risultai successivi stimolarono il suo impegno. L’anno seguente pareggiò con il difficile peso leggero Domenico Radiccioni; ancora due vittorie ed impattò con altri due leggeri, l’argentino Jose Sanchez e l’esperto tarantino Vincenzo Quero; dopo un altro successo registrò la prima sconfitta contro il sardo Giuseppe Mura, campione italiano superpiuma in carica che accettò il confronto sulle 8 riprese senza rischiare il titolo. Nel 1976 annoverò altri due risultati positivi, ma una ferita lo fermò dinanzi a Palmiro Masala. Iniziò l’anno successivo con la sfida al campione italiano superpiuma, il romano di origine leccese Salvatore Liscapade, mancino come lui, con il quale disputò a Rieti 12 tempi prima di essere dichiarato sconfitto ai punti. Continuò la stagione con tre affermazioni, una delle quali a spese di Ugo Poli, già due volte titolare italiano. Nel 1978 il regno nazionale di Pierri cessò a metà aprile per mani dello sfidante lombardo Aristide Pizzo, originario di Menfi, Agrigento. Seguirono la sconfitta a Cagliari con il locale Natale Caredda, ex e futuro detentore della fascia tricolore, e lo scacco contro l’australiano Brian Schofield causato da una ferita. L’anno seguente salì sul ring una volta, vincendo a Cinisello, dove si ripresentò validamente all’inizio del 1980. Seguirono un pareggio a Brindisi con il locale Cosimo Lavino, due volte sfidante al titolo italiano; due perdite, l’una a Cagliari contro l’imbattuto Bruno De Montis, locale guardia destra che divenne poi campione nazionale leggeri, l’altra a Taranto dall’indigeno Giovanni Carrino; una vittoria determinata da una ferita di Giovanni Vitillo. Ancora un match, nel febbraio 1981 in Belgio, e Pierri decise di lasciare l’attività agonistica, dopo 30 combattimenti: 17-9-4.

Primiano Michele Schiavone