Buttiglione, Musone e Bruno nello stesso programma
di Primiano Michele Schiavone
La riunione presentata a Riva del Garda, in provincia di Trento, il 27 gennaio 1985, imperniata sul campionato mondiale WBA leggeri jr tra l’americano Rocky Lockridge e l’imbattuto tunisino con licenza italiana Kamel Bou-Ali, vide impegnati oltre a Maurizio Stecca, il medio milanese Buttiglione, il massimo casertano Musone ed il superwelter foggiano Bruno. Quella sera il lombardo Edmondo Buttiglione tornò al successo dopo l’uscita dai binari vittoriosi sofferta tre mesi prima per mani di Mabobo Kamunga, zairese residente in Italia. La nuova affermazione, arrivata contro il francese Dominique Delorme al termine delle 6 riprese, lo ribaltò sullo scenario nazionale. In giugno, infatti, sfidò a Lucca il campione italiano dei pesi medi Giovanni De Marco, concludendo la chance con il risultato di parità che lasciò al casertano il titolo nazionale. Il milanese, debuttante a torso nudo nel febbraio 1982, dopo aver vinto tra i dilettanti il titolo assoluto dei medi nell’edizione di Terracina del 1980, continuò a calcare il ring fino al settembre 1987, quando decise di lasciare l’attività dopo aver scritto il record di 23 incontri: 19-3-1. Il campano Angelo Musone superò in 6 tempi Mbuyanba Kalombo, altro zairese con tessera italiana. Con la canottiera vinse molto entro il limite di 91 kg e guadagnò molte medaglie internazionali, oltre al titolo italiano nel 1983, anno in cui aggiunse l’oro ottenuto al Torneo Italia Jr del 1981, l’argento ai giochi del Mediterraneo ed il bronzo al torneo World Cup; nel 1984 indossò il bronzo alle olimpiadi di Los Angeles. Passato al professionismo nell’ottobre seguente ai giochi olimpici, si fece largo a livello internazionale fino a sconfiggere prima del limite lo statunitense Leon Spink, medaglia d’oro alle olimpiadi di Montreal del 1976, tra i mediomassimi, che tolse il titolo di campione mondiale dei massimi al grande Muhammad Ali nel 1978. L’ascesa di Musone s’interruppe bruscamente nel ferragosto del 1987, quando un risultato inatteso gli diede l’unica sconfitta. Lasciò il ring con il record di 21 combattimenti: 20-1-0. Il pugliese Luciano Bruno, veloce ed efficace, si sbarazzò nella seconda frazione dell’avversario di turno Mohamed Bouziani, marocchino residente in Belgio. Il percorso professionistico del foggiano iniziò nel dicembre 1984 con al collo la medaglia di bronzo conquistata a Los Angeles, al limite dei pesi welter, e si concluse nel febbraio 1987 dopo soli 9 incontri, tutti vinti. Con la maglietta dominò il titolo assoluto in tre diverse competizioni: tra i superleggeri nel 1980 a Terracina e nel 1981 a Grosseto; tra i welter nel 1982 a Milano. A livello internazionale ottenne anche la medaglia d’argento agli europei junior di Schwerin, allora Germania dell’est, nel 1982; l’anno seguente acquisì la medaglia d’argento agli europei senior di Varna, Bulgaria, nella cui stagione aggiunse l’argento ai giochi del Mediterraneo di Casablanca, Marocco, e l’oro nel torneo World Cup di Roma.
Primiano Michele Schiavone
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