Rinaldo Pelizzari vittorioso su Mario Baruzzi
di Primiano Michele Schiavone
Il record delle sfide al titolo italiano dei pesi massimi senza alcun esito positivo spetta al lombardo Rinaldo Pelizzari, bresciano di Valle Sarezzo che si prodigò vanamente 6 volte. Comunque Pelizzari si tolse altre soddisfazioni ed una di quelle gli capitò l’1 febbraio 1980 a Brescia, dove vinse nella terza ripresa contro l’ex campione Mario Baruzzi, anch’egli bresciano di Provaglio d’Iseo, fermato da una ferita. Pelizzari fece il suo ingresso tra i professionisti nel novembre 1976 e nel febbraio di tre anni dopo si giocò la prima carta per il vacante campionato, sfidando a Milano Giovanni De Luca, sul quale vantava un successo in 6 riprese ottenuto a Brescia nell’aprile 1977. Il secondo incontro con il campano durò 12 riprese al termine delle quali si vide negare il verdetto ai punti. Nell’agosto 1979 ottenne la rivincita a Toscolano Maderno, in provincia di Brescia, ma una ferita gli negò nel nono tempo d’inseguire il sogno tricolore. Nel maggio dell’anno seguente a Boscotrecare, in provincia di Napoli, tentò ancora una volta di destituire De Luca, senza riuscirci dopo 12 tempi. La quarta chance lo impegnò contro il laziale Domenico Adinolfi, affrontato seza successo sulle 12 riprese combattute nel marzo 1982 a Roseto degli Abruzzi, in provincia di Teramo. La quinta occasione si presentò nel giugno dell’anno seguente a Portoferraio, sull’isola d’Elba dove il campione Daniele Laghi lo superò ai punti. La sesta ed ultima opportunità la consumò dinanzi al bergamasco Angelo Rottoli, nell’agosto 1984 a Gargnano, in provincia di Brescia, dove cedette nell’undicesima penultima ripresa. Per Pelizzari quello fu l’ultimo incontro, il numero 32: 15-14-1. Nella carriera affrontò senza fortuna altri connazionali quali lo sfidante al titolo italiano Claudio Cassanelli, il futuro campione nazionale Guido Trane, e l’ex titolare italiano ed europeo Lorenzo Zanon, con il quale impattò nel secondo confronto. All’estero si confrontò con i francesi Sylvain Watbled e Mary Konate ed il belga Albert Syben.
Primiano Michele Schiavone
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