Ambrogio Mariani sconfigge Luigi Tessarin
di Primiano Michele Schiavone
Il motto del pugile bresciano Ambrogio Mariani sarà stato certamente “chi la dura la vince”, vista la continua insistenza e la determinazione usata per riuscire ad ottenere quello che voleva, di conquistare il titolo italiano professionistico. Raggiunse il proprio obiettivo, infatti, al quinto tentativo il 15 febbraio 1974, a Milano, dove fece sua la vacante cintura nazionale dei pesi gallo, imponendosi nella sesta ripresa a Luigi Tessarin, vigevanese di origine veneta che divenne titolare italiano alcuni anni dopo. In precedenza Mariani aveva fallito le sfide nel 1969 a Giovanni Girgenti al limite dei pesi piuma, ad Antonio Sassarini e Salvatore Fabrizio nei pesi gallo, rispettivamente nel 1973 e 1973, anno in cui gli andò male anche con Elio Cotena, nuovamente tra i piuma. Con il titolo di campione tricolore il lombardo fu impegnato in tre difese: la prima pareggiata con Salvatore Fabrizio a Brescia nel luglio 1974; la seconda vinta in novembre a Pordenone contro Franco Petrozzi; la terza persa prima del limite a Milano per mani di Franco Zurlo, più volte anche campione europeo, nel marzo 1975. Mariani tornò a competere per il vacante campionato italiano dei pesi gallo in ottobre, nella cittadina di Arma di Taggia, provincia di Imperia, dove una ferita lo eliminò nella decima sessione combattuta dinanzi a Salvatore Fabrizio. Il bresciano fu artefice di altre due scontri tricolori, al limite dei pesi piuma, prima di lasciare la boxe: nell’aprile 1976 a Civitanova Marche, fermato nel primo tempo dal locale Sergio Emili; nell’aprile dell’anno seguente a Cagliari contro il campione di casa Natale Caredda che lo superò sulla distanza delle 12 riprese. Professionista dal gennaio 1966 si esibì l’ultima volta nel dicembre 1977, lasciando al boxe dopo 51 combattimenti: 27-21-3. Sul record si contano 11 sfide tricolori: 7 come peso gallo e 4 tra i piuma.
IL RICORDO DI UN ANNO PRIMA
La conferma di Linzalone contro Carbi
Il A Pesaro il locale di origine tarantina Giuseppe Linzalone mantenne il titolo italiano dei pesi gallo dopo 12 riprese combattute con il triestino Nevio Carbi. Il campione difendeva la cintura per la prima volta mentre lo sfidante era alla prima chance tricolore. Era il 15 febbraio 1964 quando i due si affrontarono per la seconda volta: nel primo confronto disputato nella precedente estate a Rimini il risultato era stato di parità deciso al termine di 8 riprese. Linzalone dovette mollare la corona italiana nella difesa successiva e continuò ancora per pochi incontri prima di appendere i guantoni. Come professionista aveva combattuto dal dicembre del 1960 al giugno del 1965, sommando 38 combattimenti: 29-5-4. (pubblicato il 15 febbraio 2016)
Primiano Michele Schiavone
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