Mario Casadei vittorioso contro Vincenzo Rocchi
di Primiano Michele Schiavone
Il pugile milanese Mario Casadei, professionista dall’ottobre 1932, giunse al primo appuntamento tricolore nella sua città il 16 febbraio 1936, quando affrontò e sconfisse sulla distanza delle 15 riprese il campione Vincenzo Rocchi, romano che lo aveva sconfitto nel luglio dell’anno precedente a Roma con verdetto deciso dopo 12 tempi, senza titolo in palio. Il campione lombardo, vincitore ai campionati assoluti del 1931 a Ferrara come peso welter, nel giugno 1937 annesse anche il vacante titolo italiano dei mediomassimi a Parma, dove superò dopo 12 sessioni Vittorio Zanetti, trevigiano residente in Belgio. Nell’agosto seguente mise in gioco la cintura nazionale dei pesi medi a La Spezia contro il locale Alfredo Oldoini e la lasciò nella città ligure al termine delle 12 riprese. Dopo quella perdita a Casadei rimase ancora il titolo italiano dei mediomassimi, che mise in palio nel maggio 1938 a Milano contro il romano di origine marchigiana Fausto Rossi, superato ai punti. Nel luglio dell’anno seguente si cimentò nuovamente al limite dei pesi medi, acquisendo il vacante titolo nazionale a spese del concittadino di origine anconetana Armando Alessandrini, con decisione ai punti. Così Casadei tornò ad essere possessore di due titoli italiani contemporaneamente. In settembre a Venezia rimase titolare dei mediomassimi dinanzi al trevigiano Gerolamo Giusto dopo il verdetto favorevole sulle 12 riprese. La successiva messa in palio di quella cintura, tenuta a Milano nel giugno 1940, gli costò il primato di fronte al ligure Alfredo Oldoini, suo vincitore ai punti per la seconda volta, prima tra i medi poi nei mediomassimi. In dicembre Casadei ripiegò sulla difesa del titolo dei pesi medi che mise in gioco a Milano con il laziale Oreste Romoli, rimediando il risultato nullo. Nel maggio 1942 a Stoccarda, in Germania, si confrontò con il tedesco Jupp Besselmann per il vacante campionato europeo dei pesi medi, perdendo ai punti dopo 15 riprese. Il mese seguente a Roma lasciò la cintura italiana dei pesi medi al locale Italo Palmarini dopo 12 tempi. Inattivo nell’anno successivo, il milanese si esibì solo due volte tra il 1944 ed il 1945, intensificò la sua presenza sul ring nel 1946 e chiuse la carriera nel settembre 1947 a Trieste, dove diede la prima sconfitta al locale Tiberio Mitri, squalificato nel quarto round, contro il quale aveva ceduto ai punti nel dicembre dell’anno prima. Casadei appese i guantoni dopo 82 combattimenti: 46-22-13-1 NC.
IL RICORDO DI UN ANNO PRIMA
Elorde il veloce prevale su Bizzarro
Il 16 febbraio del 1963 il filippino Flash Elorde difese per la quinta volta la cintura mondiale dei pesi leggeri jr contro Johnny Bizzarro, italiano della provincia di Caserta emigrato in Pennsylvania, Stati Uniti. Il campione locale s’impose all’italo-americano con decisione unanime al termine delle 15 riprese. Il guardia destra Gabriel – nome di battesimo di Elorde – fu soprannominato “Flash” per la sua velocità di esecuzione. Campione mondiale dal 1960 al 1967, respinse 10 avversari prima di cederla al giapponese Yoshiaki Numata. Tentò due volte di spodestare Carlos Ortiz dal trono iridato dei leggeri, perdendo ai punti. Ancora oggi viene considerato tra i più grandi pugili delle Filippine assieme al primo campione mondiale della sua terra Pancho Villa, al secolo Francisco Guilledo, e all’ancora attivo Manny Pacquiao. Professionista dal 1951 al 1971, salì sul ring 118 volte: 89-27-2. (pubblicato il 16 febbraio 2016)
Primiano Michele Schiavone
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