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UN GIORNO COME OGGI, IL 5 MAGGIO DEL 1932

05/05/2017 - 15:33:39

 

 

Ambrogio Redaelli, campione d'ufficio

di Primiano Michele Schiavone

Nei primi anni di vita della Federazione pugilistica italiana alcuni titoli nazionali, per particolari riconoscimenti, furono assegnati d’ufficio ad atleti in attività. Uno che beneficiò di questa risoluzione fu il lombardo Ambrogio Redaelli, campione tricolore tra i dilettanti nel 1925. Il 5 maggio 1932 Redaelli appassionò i concittadini milanesi con 10 riprese di alto spettacolo offerto insieme a Gregorio Boffa, italiano residente nel Principato di Monaco, conosciuto oltralpe con i nomi di Gus e Kid Marc. Alla fine del combattimento la vittoria ai punti andò al pugile locale, accanito inseguitore di un titolo Italiano. Come detto, “il motorino” Redaelli divenne campione italiano per incarico 13 mesi dopo il suo debutto professionistico, avvenuto nel marzo 1926, e cedette la corona nel giugno 1927 a Luigi Quadrini, con il quale aveva pareggiato tre mesi prima. Altre due occasioni titolate arrivarono per lui nel 1929, sempre tra i pesi piuma contro Quadrini, da poco ex campione continentale della categoria, entrambe conclusesi con la sconfitta ai punti. La quarta sfida giunse nel novembre 1930, ancora per il vacante campionato dei pesi piuma, ma dovette cedere con verdetto a Vittorio Tamagnini, affrontato 8 mesi prima con il risultato nullo. La sua quinta ed ultima carta la giocò nel giugno 1932, per il titolo vacante dei pesi leggeri, perdendo ai punti dal concittadino Saverio Turiello, finito appaiato nei due confronti di quattro anni prima. Negli ultimi anni dell’attività il milanese si esibì spesso all’estero, dove concluse la carriera nel novembre 1934 dopo 58 combattimenti: 33-10-15.

Primiano Michele Schiavone