Uno dei pugili iberici più carismatici
di Primiano Michele Schiavone
Lunedì 22 maggio 2017 – Luis Folledo, uno dei grandi della storia pugilistica spagnola, così definito dalla Federazione spagnola di boxe, è deceduto ieri nell'ospedale Carlos de Haya di Malaga, dove era ricoverato da alcuni giorni, all’età di 79 anni.
Nato a Madrid il 10 ottobre 1937, iniziò la carriera professionistica nel maggio 1958 e continuò ad esibirsi fino al marzo 1969, quando decise di lasciare l’attività dopo 129 combattimenti. Scese dal ring come vincitore in 121 occasioni, riportando appena 6 sconfitte, dovute alla superiorità di altri grandi pugili della sua epoca, 1 verdetto di parità ed 1 risultato di no-contest. Incominciò a competere tra i pesi welter e concluse la professione da peso medio, categorie nelle quali divenne campione nazionale.
Conquistò il suo primo titolo nazionale dei pesi welter nel marzo 1960, cintura che difese con successo otto volte fino al dicembre 1961. In quel periodo conobbe le sue prime due sconfitte: nel novembre 1960 a Copenaghen dal danese Christian Christensen, campione nazione ed europeo dei pesi medi; nel marzo 1961 a Londra dal gallese Brian Curvis, invitto titolare British e Commonwealth welter e sfidante mondiale ed europeo della categoria.
Con l’appellativo "El Cid de España" nel gennaio 1962 Folledo annesse il titolo nazionale dei pesi medi, altra cintura che mantenne in cinque difese fino al dicembre 1968.
In quegli anni giunse tre volte a competere per il campionato europeo dei pesi medi trovando disco rosso dinanzi a tre grandi di quell’era: la prima volta nel dicembre 1963 sfidò l’imbattuto ungherese Laszlo Papp, il primo a vincere tre medaglie d’oro olimpiche; la seconda nell’ottobre 1965 si misurò per il titolo vacante con l’altra medaglia olimpica Nino Benvenuti, reduce dal successo contro Sandro Mazzinghi per il titolo mondiale medi jr, la terza ed ultima, ancora per la cintura vacante, combatté con Carlo Duran, già campione italiano e futuro titolare continentale dei medi e superwelter.
Solo un altro pugile, Sugar Boy Nando di Aruba, vantò un successo sullo spagnolo. Folledo si riabilitò ampiamente nella rivincita.
Primiano Michele Schiavone
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