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CAMPIONI DEL MONDO DI ORIGINE ITALIANA, FIDEL LA BARBA
26/05/2017 - 10:16:29
Al secolo Fedele La Barbadi Pietro Anselmi e Vincenzo Belfiore Fidel La Barba viene considerato ancora oggi uno dei più grandi pesi mosca di ogni tempo. Fedele La Barbara, questo dovrebbe essere il suo vero nome, nacque nel Bronx a New York il 29 Settembre 1905 da genitori abruzzesi. Essi, dopo tre anni si trasferirono a Los Angeles in cerca di lavoro e migliori condizioni di vita. Il padre era un manovale ed il giovane Fedele incominciava ad aiutare la famiglia vendendo giornali e lavorando in un locale adibito a bowling. Un fratello più grande si era dato al pugilato e combatteva con il nome fittizio di Ted Frenchie e anche Fedele si iscrisse al locale Athletic Club, sotto la guida di George Blake che in seguito divenne suo manager. Da dilettante ottenne il massimo degli allori trionfando ai Giochi Olimpici di Parigi nel 1924. In questa occasione ebbe modo di confrontarsi con due pugili italiani eliminandoli entrambi: Gaetano Lanzi nei quarti ed in semifinale Rinaldo Castellenghi. Subito dopo passava al professionismo. Al suo dodicesimo combattimento spodestava Frankie Genaro dal titolo mondiale dei pesi mosca. La Barba era un pugile molto tecnico, ottimo in fase difensiva con un veloce gioco di gambe ed era dotato di un pungente jab sinistro al qual faceva seguire un gancio sempre con lo stesso braccio, spesso decisivo. Ben 16.000 fans stiparono il Madison Square Garden di New York quando difese il titolo dall’assalto dello scozzese Elky Clark, battuto in cinque riprese. Per problemi di peso alla fine del 1927 abbandonava l’attività per circa un anno dedicandosi allo studio presso l’Università di Stamford dove conseguiva la laurea in lettere. Il suo sogno era diventare giornalista. Nel 1929 fu obbligato a tornare a combattere essendo stato coinvolto nel fallimento di una azienda, lo Stock Market, nel quale aveva investito tutti i suoi risparmi. Riprese come peso piuma ed i tre combattimenti con l’imbattibile Kid Chocalate fecero sensazione. Perso il primo match in modo discutibile; si rifece prontamente nella rivincita davanti ad una folla strabocchevole al M.S.G. di New York. Con la vittoria La Barba divenne il secondo pugile ad aver battuto il cubano che aveva all’attivo circa 170 match disputati da dilettante e da professionista. Tentava due volte l’assalto al mondiale di categoria ma venne respinto da Battling Battalino in quindici riprese e dallo stesso Kid Chocolate con un verdetto altamente contestato. Cessata l’attività divenne giornalista sportivo. Lavorava nelle pubbliche relazioni e come consulente a Hollywood nelle pellicole a carattere pugilistico. Moriva a Los Angeles il 3-10-198. Nel 1971 venne eletto nella Boxing Hall of Fame.
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