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CAMPIONI DEL MONDO DI ORIGINE ITALIANA, JOE DUNDEE

31/05/2017 - 15:42:19

 

 

Al secolo Salvatore Lazzara

di  Pietro Anselmi  e  Vincenzo Belfiore

Contrariamente alle prime notizie ricevute su Joe Dundee che fosse nato a Roma, recenti ed approfondite ricerche hanno stabilito la verità. Il suo vero nome era Salvatore Lazzara ed era nato il 16 Agosto 1903 a Palermo. Emigrava con la famiglia in America quando aveva solo due anni. Si stabilirono a Baltimora nella zona di Belair Market dove il padre lavorava come venditore all’ingrosso di frutta. Salvatore acquisiva il nome di Joe Dundee  e senza aver fatto il dilettante esordiva nel 1919 come professionista nei peso mosca. Passando di categoria in categoria divenne un forte peso welter e verrà ricordato come il primo italiano ad aver conquistato il titolo mondiale di questa categoria. Ma la strada per arrivare al titolo fu molto difficile, malgrado le molte vittorie riportate su uomini di alta classica come Tommy Freeman, Sailor Friedman, Johnny Clinton, Nate Goldman, Sid Barbarian, Luigi Vicentini, italiano che viveva nel Cile, Pincky Mitchell, Jack McVey, Joe Simonich e Jimmy Jones, tanto per citarne alcuni. Ma fu la strepitosa vittoria per fuori combattimento sul grande Mickey Walker ad aprirgli strada verso il campionato mondiale. Joe Dundee non era pugile spettacolare ma piuttosto ruvido sul ring e con un gancio sinistro che spesso poteva essere devastante. Era molto attento e scrupoloso e non lasciava niente al caso. La battaglia  per il titolo si svolse al Polo Ground di New York e 30.000 spettatori salutarono Joe Dundee che  superava Pete Latzo con una netta superiorità in dieci round su quindici. Una volta conquistato il titolo ripagava con la stessa moneta i suoi sfidanti rifiutando di mettere il palio il titolo senza un congruo compenso. Fu molto criticato per questo e la NYSAC, la potente organizzazione di New York,  lo sospendeva. Dundee preferiva combattere a peso libero, ma quando venne sconfitto da Young Jack Thompson anche la NBA gli toglieva la sua porzione di titolo. C’era grande confusione in quegli anni tra gli Enti preposti alla regolamentazione del pugilato mondiale. Ufficialmente era ancora campione quando Jackie Field lo spodestava il 25-07-1929. Alla seconda ripresa un colpo falloso decretava la sua squalifica. Dopo due anni si ritirava e ottenne un lavoro in un cantiere navale durante la seconda guerra mondiale. Quindi apriva una taverna a Baltimora dove moriva il 31 marzo 1982.