Emili batte Masala sulla via del tricolore
di Primiano Michele Schiavone
Il segno dei tempi che il pugilato italiano sta vivendo, connesso ai suoi mutamenti, fornisce la stima del suo valore intrinseco e la portata della sua parabola. Fatte poche eccezioni oggi si debutta sulla distanza delle 4 riprese e si va avanti per troppi combattimenti entro quel limite massimo, mentre i campioni o ex continuano ad esibirsi in 6 riprese, quando manca un titolo in palio. L'1 giugno 1974 Palmiro Masala disputò il suo primo match sulle 8 riprese dopo sette precedenti confronti fissati in 6 tempi. Per l’occasione affrontò a Tolentino, provincia di Macerata, il marchigiano Sergio Emili, che di confronti a torso nudo ne aveva disputati il doppio, la metà dei quali programmati sulle 8 riprese. La vittoria ai punti andò al pugile locale che nel 1971 aveva vinto il campionato italiano dilettanti agli assoluti di Udine, superando in finale il qualificato laziale Pasqualino Morbidelli tra i pesi piuma. Emili, passato professionista nel dicembre 1972, si ritrovò di fronte a Morbidelli nel luglio 1975, a Civitanova Marche, dove gli tolse il titolo nazionale dei pesi piuma al limite delle 12 riprese. Sulla stessa distanza, alla fine di quell’anno, il pugile di Camerino perse il primato alla sua prima difesa contro il veterano Nevio Carbi a Trieste, città dello sfidante. Emili riprese il titolo italiano nell’aprile 1976 con un irrisorio successo su Ambrogio Mariani; sconfisse nuovamente ai punti Morbidelli nella difesa della sua corona che dovette poi lasciare a Cagliari nelle mani del locale Natale Caredda. Nel giugno 1977 il marchigiano divenne campione nazionale per la terza volta dopo il successo ai punti sul sardo Caredda. Nel novembre successivo Emili cedette al siciliano Salvatore Melluzzo risultato e titolo tricolore. L’anno seguente passò a combattere tra i superpiuma, senza successo, e nel maggio 1979 perse ai punti da Salvatore Liscapade per il campionato italiano. Continuò fino al marzo 1980 sommando 42 sfide: 27-10-5.
Primiano Michele Schiavone
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