Trane, il massimo che arrivò a Foreman
di Primiano Michele Schiavone
Il peso massimo brindisino Guido Trane riuscì nell’intento di vincere il campionato italiano al quinto tentativo: il 19 giugno 1986 a Senigallia, provincia di Ancona, conquistò il vacante titolo per ferita dell’imbattuto avversario ligure Stefano Vassallo, fermato nella terza ripresa. Trane passò professionista nel settembre 1980 e nel dicembre dell’anno seguente arrivò al primo appuntamento tricolore, per la vacante cintura, cedendo nel settimo round al più alto romagnolo Daniele Laghi. Nella prima chance il pugliese non riuscì ad imporre la sua tattica che lo vide trionfare mesi prima a Vienna contro l’austriaco Helmuth Owessle, vincitore prima del limite di Laghi in Italia, e nei confronti del campione tedesco Bernd August a Kiel. Nel 1983, dopo la sconfitta da Angelo Rottoli a Bergamo, il brindisino travolse il londinese Billy Aird in Inghilterra e viaggiò due volte a Copenaghen, in Danimarca, dove pareggiò con lo svedese Anders Eklund e perdette contro lo svedese Anders Eklund. Tre sfide per il campionato italiano impegnarono Trane nel biennio successivo, tutte con il titolare Angelo Rottoli, contro il quale perse, pareggiò e cedette ancora ai punti. Come campione d’Italia il brindisino si confermò nei confronti di Cesare Di Benedetto nel dicembre 1986 e Stefano Vassallo nel giugno dell’anno seguente, entrambe le volte con soluzioni anticipate. Nel febbraio 1987 il brindisino volò a Las Vegas, negli Stati Uniti, per confrontarsi sulle 10 riprese con l’ex campione mondiale ‘Big’ George Foreman: il match finì nel quinto round per una fastidiosa ferita, sanguinolenta al punto da togliere al coraggioso italiano ogni visuale. Per Trane si trattò della sua ultima esibizione, la numero 24: 13-7-4.
Primiano Michele Schiavone
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