Cavina e Lemma per il titolo italiano
di Primiano Michele Schiavone
La città di Cagliari ha ospitato pochi confronti titolati tra pugili provenienti da altre regioni. Tra l’esiguo numero si trova la sfida combattuta il 20 giugno 1980 tra Cristiano Cavina di Faenza, provincia di Ravenna, e Lino Lemma di Rocca Priora, provincia di Roma, valevole per il vacante campionato italiano dei pesi mediomassimi. Il match si concluse a favore del romagnolo per knockout tecnico alla nona ripresa. I due si erano affrontati nell’ottobre dell’anno precedente per la semifinale al titolo posseduto allora da Ennio Cometti ed il romagnolo s’impose nel decimo round. Quando il bergamasco rinunciò alla fascia tricolore, Cavina e Lemma si sfidarono nuovamente ed il pugile di Faenza divenne il campione nazionale dei mediomassimi numero 36. Cavina iniziò tra i professionisti nel settembre 1974, come peso medio. Con il passare dei mesi il romagnolo aumentò di peso e passò a militare tra i mediomassimi; la divisione dei supermedi, ancora inesistente, arrivò dieci anni dopo. Cavina aveva tentato due volte la strada del campionato italiano, incocciando contro Aldo Traversaro nel giugno 1977 e Cometti nell’aprile dell’anno seguente. La conquista della corona italiana stimolò positivamente il rendimento di Cavina che respinse una dietro l’altra le sfide di Luciano Sordini, Gino Freo e Cometti. Abbandonò il titolo nazionale per puntare al campionato d’Europa: la sfida si svolse in Italia nel giugno 1982 ma il titolare continentale Rudi Koopmans lo freddò nella prima ripresa. Dopo due anni di inattività tornò inutilmente a combattere. Lasciò la boxe nell’aprile 1985 dopo 42 competizioni: 24-14-3-1 NC.
Primiano Michele Schiavone
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