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UN GIORNO COME OGGI, IL 5 LUGLIO DEL 1930
05/07/2017 - 15:55:49
Vittorio Venturi, campione italiano insuperatodi Priminao Michele Schiavone Il titolo italiano dei pesi welter appartenne per due distinti periodi al romano Vittorio Venturi, dal gennaio 1930 al marzo 1933 e dall’ottobre 1933 al dicembre 1937. Venturi divenne il campione nazionale dei pesi welter numero 5, quando tolse il primato al milanese Mario Bosisio. Il 5 luglio 1930 Venturi mise in gioco la sua corona per la prima volta contro il concittadino Vincenzo Rocchi. Nella città eterna il confronto arrivò al limite delle 15 riprese ed il risultato di vittoria premiò il campione. Venturi tornò a combattere dopo il risultato di parità ottenuto due mesi prima con il campione europeo Gustave Roth, impegnato nella terza difesa. Nel giugno 1931 Venturi sfidò nuovamente Roth a Bruxelles, nella capitale belga, dove perdette ai punti. Sconfitto subito dopo a Napoli dal campano Michele Palermo, concesse la chance tricolore al suo vincitore nel febbraio 1932 a Roma, confermandosi campione italiano con decisione. La stessa cosa accadde con Luigi Bonetti, che lo superò per squalifica nel primo confronto; nella rivincita, titolo in palio, Venturi lo sconfisse per fuori combattimento tecnico. Il romano, leader in patria, pensò ad una nuova sfida continentale contro il nuovo campione Adrien Anneet, pure belga come il precedente, e nel gennaio seguente tornò a Bruxelles per cercare di detronizzarlo, ma dovette accontentarsi di una sconfitta ai punti. Nell’ottobre di quell’anno, dopo una breve trasferta in Argentina, ritornò campione italiano spodestando Michele Palermo. La terza chance europea interessò Venturi nel settembre 1934, a Zurigo, Svizzera, dove pareggiò con il campione Gustav Eder, tedesco, battuto cinque mesi prima nella capitale italiana. In ottobre mantenne il titolo nazionale a spese del concittadino Vincenzo Rocchi. Nel giugno 1935 viaggiò fino ad Amburgo per contendere ancora una volta la corona europea al tedesco Eder, ma tornò a casa senza il risultato sperato. Sconfitto dal più pesante milanese Mario Casadei, con il quale aveva vinto e pareggiato in precedenza, respinse lo sfidante al titolo Amedeo Djana. Lasciò la cintura nazionale per raggiungere gli Stati Uniti, dove rimase dal 1937 al 1938 insieme al fratello Enrico, già campione d’Italia e d’Europa dei pesi leggeri. Al ritorno in Italia continuò a misurarsi con i migliori connazionali. Nel febbraio 1940 sconfisse Dejana per l’eliminatoria al titolo tricolore ma cedette a Michele Palermo per il vacante campionato nel novembre seguente. Venturi, professionista dall’aprile 1924, decise di smettere nel febbraio 1941 dopo 114 confronti: 61-29-19-5 NC. Primiano Michele Schiavone
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