Mackeed Mofokeng, campione ai tempi dell'apartheid
di Priminao Michele Schiavone
Quando in Sudafrica vigeva la legge nazionale dell’apartheid, che si traduceva nella politica di segregazione razziale istituita dal governo di etnia bianca, gli atleti di colore non potevano gareggiare con atleti bianchi. Durante gli anni in cui questo tipo di crimine fu perpetrato in quel paese furono istituiti campionati solo tra atleti negri. Il 7 luglio 1961 a Johannesburg il peso welter Mackeed Mofokeng mantenne per la seconda volta il titolo Transvaal, all’epoca regione sudafricana, destinato ai pugili non bianchi, vincendo ai punti in 10 riprese contro Gabriel Seleke. Nel febbraio precedente Mofokeng provò a conquistare la cintura nazionale, quella riservata ai pugili non bianchi, ma il campione Joas Kangaroo Maoto lo superò con decisione in 12 tempi. Mofokeng s’impegnò nella difesa della corona regionale, nelle cui sfide divenne imbattibile, provando, di tanto in tanto, a sfidare il nuovo campione nazionale Joe Ngidi, contro il quale dovette cedere nel settembre del 1962 e del 1967. L’abile Mofokeng vinse il campionato sudafricano dei pesi welter per i pugili non bianchi, al suo quarto tentativo, nel settembre 1968, superando Mike Ramagole. Il mese seguente cercò la notorietà internazionale affrontando lo statunitense Eddie Perkins, ex campione del mondo dei pesi superleggeri, a Soweto, quartiere negro per antonomasia di Johannesburg, ma l’ancora valido americano si affermò sulle 10 riprese. Mofokeng mantenne la cintura sudafricana per altre quattro volte prima di cederla a Enoch Nhlapo nel maggio 1972. Provò senza successo a riprendersi il titolo nazionale in altre due occasioni. Continuò a combattere fino al novembre 1975, quando gli fu negato pure il titolo Transvaal, sua vecchia passione. Professionista dal dicembre 1957, Mofokeng disputò 77 combattimenti: 52-24-1. L’Assemblea generale delle Nazioni Unite dichiarò l’apartheid crimine internazionale, con il suo inserimento nella lista dei crimini contro l’umanità, contrastandola fino alla sua cancellazione avvenuta nel 1990, con l’inizio di una nuova stagione.
Primiano Michele Schiavone
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