Tony Janiro, tra i prof a 16 anni
di Priminao Michele Schiavone
La lista dei nomi 'scodellati' per il pugilato statunitense dalla città di Youngstown, Ohio, è lunghissima. Uno dei suoi personaggi fu Tony Janiro, nato a Springdale, Pennsylvania, con il nome di Anthony Gianiro da una famiglia emigrata dall’Italia. All’apice della sua carriera, il 17 luglio 1950 a Brooklyn, l’italo-americano affrontò il newyorkese Sonny Levitt e lo sconfisse ai punti. Janiro fu un pugile colmo di talento, veloce con le braccia e sulle gambe; colpitore eccezionale, non ebbe l’adeguata potenza per arrivare sulla massima cima internazionale. Nonostante la carenza di 'pugno' arrivò al top tra i welter ed i medi. A sedici anni Janiro si trasferì a New York per iniziare a combattere tra i professionisti, seguendo i consigli di un altro italo-americano di Youngstown, Lenny 'Boom Boom' Mancini, padre di Ray Mancini, che lo presentò al suo manager Frankie Jacobs ed al trainer Ray Arcel. Iniziò a torso nudo come peso leggero nel dicembre 1943 a Elizabeth, New Jersey, e smise nel giugno 1952 a Parigi, in Francia, dopo aver compilato il record con 97 sfide: 80-15-2. Undici delle sue sconfitte avvennero negli ultimi cinque anni. Nel 1946 Janiro fu classificato tra i migliori pesi welter al mondo, ma iniziò a combattere con i pesi medi perché molti dominatori dei welter si rifiutarono di affrontarlo. A meno 20 anni di età, nonostante i suoi successi non ottenne mai la chance mondiale. Durante un suo combattimento nel Madison Square Garden di New York il Presidente degli Stati Uniti in carica Harry S. Truman, appassionato di pugilato, lo volle conoscere personalmente per stringergli la mano e congratularsi. Gli avversari di Janiro, alcuni dei migliori welter e medi della sua epoca, furono Johnny Greco, Tony Pellone, Beau Jack, Jake LaMotta, Laverne Roach, Lou Valles, Henry Hall, Rocky Castellani, Charley Fusari, Rocky Garziano, Sonny Levitt, Kid Gavilan, Fitzie Pruden, Laurent Dauthuille e Charles Humez. Morì a 57 anni per insufficienza renale derivante da infarto.
Primiano Michele Schiavone
|