Al secolo Sabino Ferullo

di  Pietro Anselmi  e  Vincenzo Belfiore

Sammy Fuller, all’anagrafe Sabino Ferullo, fu sicuramente un campione ma di cui poco si parla negli annuari pugilistici. Nato a Boston il 10-06-1906 da genitori napoletani, si era formato nella prestigiosa palestra di quella città. Debuttò a diciotto anni come peso gallo e fu seguito all’inizio della sua professione da due grandi manager italiani. Prima da Rip Valenti e successivamente da Phil Buccola, che lo condusse al mondiale dei super leggeri. “The Boston’s Pride of Little Italy”  come venne soprannominato, fu uno dei tanti pesi leggeri di origine italiana che combatterono negli anni venti e trenta. Per anni il suo nome figurò stabilmente nella classifica mondiale di una categoria che aveva in Tony Canzoneri il suo dominatore incontrastato. Nel 1932 con il successo conseguito a New York su Jake Kid Berg. la N.Y.S.A.C. lo riconobbe campione mondiale dei superleggeri. La motivazione ufficiale fu che il titolo fosse da ritenersi vacante in quanto il precedente confronto tra Kid Berg e Canzoneri, vinto da quest’ultimo, era avvenuto al limite dei pesi leggeri. L’anno successivo lasciò quel titolo nelle mani di Barney Ross. Nella lunga carriera, nella quale non mancarono anche periodi di inattività ha disputato 76 match con 55 vittorie, 17 sconfitte, 3 pari e 1 sd.