Salvatore Fabrizio, dall'Italia all'Europa
di Priminao Michele Schiavone
Il calabrese Salvatore Fabrizio divenne campione italiano dei pesi gallo al secondo tentativo. Accadde l'1 agosto 1972 a Genova, città dove edificò la sua carriera professionistica, superando sulle 12 riprese il bolognese Enzo Farinelli, contro il quale aveva perduto nel giugno dell’anno precedente per squalifica. In entrambe le occasioni le sfide si concretizzarono per il vacante campionato. Fabrizio debuttò a torso nudo nel marzo 1969 con un carnet amatoriale rispettabile, avvalorato dal primo posto occupato ai campionati assoluti del 1966 a Genova e del 1968 a Cecina. Il calabrese difese il titolo italiano professionisti tre volte prima di lasciarlo per giocarsi la carta europea. La prima volta a Cagliari sconfisse il locale Efisio Onidi ai punti, la seconda a Bergamo quando pareggiò con il locale Fernando Ripamonti, poi ancora nel capoluogo ligure contro il bresciano Ambrogio Mariani che superò con decisione. Nel gennaio 1974 Fabrizio si recò a Kensington, quartiere di Londra, per spodestare il titolare EBU dei pesi gallo Johnny Clark, ma rimase sconfitto dopo 15 riprese. Nel luglio successivo provò a recuperare la cintura italiana per tornare a scalare la classifica europea, ma il pareggio con Ambrogio Mariani a Brescia vanificò la sua strategia. Questo fine gli riuscì nell’ottobre 1975 quando il bresciano Mariani fu fermato per ferita nel decimo tempo, sul ring di Arma di Taggia, in provincia di Imperia, consegnandogli il titolo nazionale. Riprese la corsa per il titolo continentale e nell’agosto 1976 spodestò il francese Daniel Trioulaire nel piccolo comune di Ospedaletti, pure provincia di Imperia, dopo 15 riprese. Alla prima difesa della cintura EBU venne sconfitto nel febbraio 1977 dal blasonato brindisino Franco Zurlo, nella nota cittadina pugliese di Fasano. Il calabrese abbandonò la sua storica categoria di peso e provò vanamente ad emergere tra i piuma e superpiuma, finendo sconfitto prima dal siciliano Salvatore Melluzzo nel maggio 1978, e poi da Salvatore Liscapade, pugliese trapiantato nella capitale, nell’agosto 1979. Lasciò la boxe dopo 42 sfide: 31-9-2.
Primiano Michele Schiavone
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