Evangelista, europeo per due mondiali
di Priminao Michele Schiavone
Il 4 agosto 1979 a Vigo, Spagna, uno dei maggiori esponenti del pugilato spagnolo, il peso massimo Alfredo Evangelista, originario dell’Uruguay, chiuse la partita con lo statunitense Elliott Bryant nella terza ripresa, confermando la sua posizione preminente in campo internazionale. Evangelista debuttò tra i professionisti nell’ottobre 1975 e nel maggio del 1977, nonostante la prima sconfitta dall’italiano Lorenzo Zanon sul ring di Bilbao, affrontò negli Stati Uniti il campione del mondo Muhammad Ali, cedendo ai punti in 15 tempi. Nel settembre di quell’anno tolse il titolo EBU al francese Lucien Rodriguez, imponendogli la soluzione anticipata nell’undicesima frazione. Due mesi dopo annientò nella prima ripresa il belga Jean-Pierre Coopman in difesa della cintura. Mantenne la corona contro l’inglese Billy Aird nel marzo 1978, imponendosi ai punti. Sconfitto da Larry Holmes in sette tempi per la cintura mondiale WBC nel novembre di quell’anno, si rifece il mese successivo a spese dell’italiano Dante Canè con una sbrigativa prestazione che lo confermò monarca continentale. Nel marzo 1979 concesse la rivincita al transalpino Lucien Rodriguez, liquidandolo nel secondo capitolo. Il mese seguente trovò ancora disco rosso con il lombardo Lorenzo Zanon che gli tolse la corona EBU dopo 12 riprese combattute a Torino. Nel luglio seguente provò a conquistare il titolo spagnolo ma il campione Felipe Rodriguez lottò fino al verdetto di parità. Dopo innumerevoli successi Evangelista conobbe un’altra sconfitta, nel quinto round, con l’americano Leon Spinks, già campione mondiale. La nuova serie di vittorie fu frenata da un altro pareggio imposto dal campione nazionale Felipe Rodriguez. Un’altra battuta d’arresto arrivò per mani dello statunitense Greg Page, futuro mondiale WBA, che lo annichilì in due tempi. Nel giugno 1982 si ripresentò per il campionato EBU e sfidò il titolare Lucien Rodriguez, cedendo ai punti. Evangelista continuò a combattere, sommando più vittorie che perdite, con l’intento di avere ancora una chance europea, cosa che si concretizzò con successo nel gennaio 1987, per il titolo vacante, contro l’olandese Andre van den Oetelaar, fermato nella quinta ripresa. Il su secondo regno durò fino alla dine di marzo quando dovette cedere in sette tempi allo svedese Anders Eklund. Lasciò il ring nell’aprile dell’anno seguente dopo 78 combattimenti: 61-13-4.
Primiano Michele Schiavone
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