Vittorio Conte, per una volta campione d'Italia
di Priminao Michele Schiavone
Ci sono pugili che tra le tante sfide titolate riescono a vincere una sola volta. L’elenco contempla il nome di Vittorio Conte, peso welter campano trapiantato a Pistoia, che il 13 agosto 1976 ottenne il successo nel vacante campionato italiano della sua categoria, disputato a Rimini contro il romagnolo Italo Venturi. Il pugile toscano si aggiudicò il risultato con decisione in 12 riprese. L’approccio di Conte con il mondo professionistico avvenne nel dicembre 1972. Chiuse l’anno seguente da imbattuto con una vittoria a Zurigo, Svizzera. Nel marzo 1974 una ferita lo penalizzò contro Luciano Borraccia, che lo costrinse a lasciare il ring nel secondo tempo. Ripresa la serie positiva l’anno seguente e chiuse la stagione con un successo in Belgio, dove ritornò nel marzo 1976 rimediando un pari. Nel frattempo superò ai punti il veneto Paolo Zanusso e per ferita Giuseppe Martinese – futuro campione nazionale ed europeo superleggeri – e Tommaso Marocco, in seguito suo vincitore. Con il titolo di campione d’Italia nell’ottobre 1976 si trovò di fronte nuovamente a Paolo Zanusso, pareggiando al termine delle 12 riprese sul ring di Montecatini, in provincia di Pistoia. Concluse l’anno a Madrid con una sconfitta per ferita dallo spagnolo Horacio Ruiz Iglesias. Iniziò il 1977 con un’altra perdita, in marzo, quando a Latina cedette la cintura italiana a Tommaso Marocco per squalifica nella seconda frazione. Provò a riconquistare la fascia tricolore ma capitolò nuovamente dinanzi a Marocco per ferita nel quarto round. Terminò l’anno a Zeltweg, in Austria, perdendo in 10 riprese con il locale Joseph Pachlere, futuro titolare continentale. Due successi del 1978 lo riportarono in auge ed in luglio provò a catturare nuovamente il titolo italiano contro il campione Gianni Molesini, ma la sfida si risolse con il risultato di parità al termine delle 12 riprese. Finì quella stagione con una sconfitta per ferita in Danimarca da Joergen Hansen, già campione del vecchio continente. Nell’agosto 1980 disputò il suo ultimo campionato italiano contro il riminese Pierangelo Pira, perdendo ai punti. Ultimò la carriera nell’aprile dell’anno seguente dopo 37 sfide: 23-9-4-1 NC.
Primiano Michele Schiavone
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