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UN GIORNO COME OGGI, IL 24 AGOSTO DEL 1945

24/08/2017 - 09:01:43

 

 

L'ascesa di Cerasani

di Priminao Michele Schiavone

La terza trasferta fuori dai confini romani di Alvaro Cerasani avvenne il 24 agosto 1945 a Terni, dove superò l’umbro Quinto Massi nella quarta ripresa. ‘Er Palletta’, come veniva chiamato affettuosamente il romano, reduce dalla sconfitta con il piacentino Ermanno Bonetti, era alla seconda stagione di attività professionistica iniziata nel luglio dell’anno precedente. Dopo gli esiti positivi sull’umbro Giuseppe Farfanelli ed il concittadino Giuseppe Colasanti, sfidò il campione italiano dei pesi piuma Federico Cortonesi nel giugno 1946, a Livorno, dove rimase sconfitto nel settimo tempo. Tra vittorie ed insuccessi, l’ultimo dei quali contro il campione continentale Ray Famechon, senza titolo in palio, arrivò al secondo appuntamento tricolore, nel maggio 1949 a Roma, togliendo il titolo nazione dei piuma al rodigino Enzo Correggioli con verdetto ai punti. Mantenne la cintura italiana cinque mesi dopo a Terracina, pareggiando con il locale Dante Venturi, e nel dicembre successivo con un fulmineo primo round a spese del titolato Guido Ferracin, ex campione d’Italia e d’Europa dei pesi gallo. Il francese Marcel Lesage gli frenò la spinta internazionale all’inizio del 1950 con un repentino stop nella terza frazione. Cinque mesi dopo lasciò lo scettro italico all’imbattuto milanese Enzo Formenti, per squalifica nella settima ripresa, nel capoluogo lombardo. Nel settembre seguente Cerasani si prese una sonora rivincita su Formenti, sempre a Milano, fulminandolo nel primo round. Continuò a vincere sullo stesso ring meneghino fino ad avere la chance europea contro il formidabile francese Ray Famechon, suo vincitore ai punti nel dicembre 1948 e dominatore nel vecchio continente: nel giugno 1951 a Milano il romano dovette cedere nella tredicesima frazione all’autorità del transalpino. Tredici mesi dopo Cerasani disputò il suo ultimo campionato italiano dei pesi piuma, ancora a Milano, lasciando a Nello Barbadoro la vacante cintura, sopraffatto nella terza ripresa. Il romano continuò ad esibirsi fino al marzo 1956, lasciando la boxe dopo 85 sfide: 59-22-4.

Primiano Michele Schiavone