La costanza di Natale Caredda
di Priminao Michele Schiavone
Tra i pugili che lottarono a lungo per raggiungere la vetta nazionale si trova il nome del cagliaritano Natale Caredda. Questi, professionista dall’agosto 1969, si trovò ad affrontare il meno esperto Giuseppe Sozio, pugliese di nascita trapiantato in Lombardia, il 2 settembre 1971 a Cagliari e lo eliminò nella seconda ripresa. Dopo alcuni anni di risultati fluttuanti, nel 1976 Caredda imbroccò una serie positiva che lo condusse al campionato italiano dei pesi piuma e nel dicembre di quell’anno, a Cagliari, sconfisse ai punti in 12 riprese il marchigiano Sergio Emili. Il suo regno tricolore fu confermato nell’aprile 1977, nella stessa città, contro lo sfidante bresciano Ambrogio Mariani, già campione italiano dei pesi gallo, con verdetto deciso dopo 12 tempi. Nel giugno seguente lasciò la cintura a Civitanova Marche dove il locale Sergio Emili se la riprese per la terza ed ultima volta. Il tenace e perseverante cagliaritano continuò a lottare, inseguendo nuovamente il sogno tricolore e nel febbraio 1979, ancora tra i suoi concittadini, divenne per la seconda volta campione italiano dei pesi piuma, spodestando al termine di 12 riprese il difficile guardia destra siciliano Salvatore Melluzzo, futuro campione continentale della categoria. Sette mesi dopo, nella lussuosa Fort Village, perse terreno dinanzi a Potito Di Muro, pugliese residente a Torino, lasciandogli il titolo nazionale. Caredda continuò a combattere con fermezza fino al marzo 1983, quando affrontò senza successo a Ginevra, Svizzera, il superleggero locale Michel Giroud, scrivendo sul record il match numero 75: 39-27-9.
Primiano Michele Schiavone
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