Savo, sesto campione dei mosca
di Priminao Michele Schiavone
Per l’assegnazione del sesto titolo italiano dei pesi mosca, il 7 settembre 1940 a Roma si affrontarono il laziale Vincenzo Savo ed il milanese Carlo Cavagnoli, due pugili che si erano misurati in precedenza, nel capoluogo lombardo, concludendo le 8 riprese con il risultato di parità. Nel secondo confronto valevole per la vacante cintura nazionale il verdetto ai punti, redatto al termine delle 15 riprese, gratificò il rappresentante di Velletri, della provincia romana. Savo durò in carica solo due mesi, nel novembre seguente l’ex titolare Orlando Magliozzi, suo corregionale di Anzio, gli tolse la corona dopo 15 tempi. L’anno successivo Savo e Cavagnoli si affrontarono due volte ancora, con risultati alterni: a Roma si affermò il lombardo mentre a Velletri venne attestata la superiorità del pugile locale. Nel luglio di quel 1931 il laziale si recò a Manchester, in Inghilterra, nel tentativo di spodestare dal trono europeo il locale Jackie Brown, ma venne respinto con verdetto deciso in 15 riprese. Nel gennaio dell’anno seguente rimase sconfitto a Parigi dalla stella del pugilato francese Victor Young Perez, transalpino di origine tunisina finito tragicamente nel campo di concentramento di Auschwitz, Polonia, nel 1945. Savo, inattivo nel 1937 e dal 1941 al 1945, seguitò ad esibirsi in misura ridotta fino al febbraio del 1947, quando appese i guantoni al chiodo dopo 43 confronti: 31-9-3.
Primiano Michele Schiavone
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